La filastrocca del poeta Mario Monachesi per bambini e bambine.
Il gioco dello stare a casa
Stare a casa
quanto è bello
neanche serve
più l’ombrello.
E neanche
alzarsi presto
per il latte
bere lesto.
Più non serve
il cappotto
se fa freddo
con il botto.
Serve solo
chi ti ama
ed il caldo
del pigiama.
Dal computer
blu finestra
entra in casa
la maestra.
Addizioni
come manna
di zio Tom
la capanna.
Geografia
poi la storia
mentre cuoce
la cicoria.
La merenda
con saltello
ride il babbo:
è il bidello.
Che magia
questa scuola
mentre il tempo
proprio vola.
È davvero
un gioco aitante
viaggiare
con l’atlante.
“Stare a casa
oggi è onesto
finché serve
io ci resto”.