Intervista a Silvia, ormai ultracentenaria:
è l’ospite a sorpresa del Filelfo

Intervista a Silvia, ormai ultracentenaria:
è l’ospite a sorpresa del Filelfo

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TOLENTINO – Successo per la Notte nazionale del liceo classico. Studenti e studentesse, accompagnati dai loro professori, si sono resi protagonisti di una serata interamente dedicata alla cultura classica, con una serie di attività interamente lasciate alla loro creatività. A fare da cornice all’evento, il teatro “Nicola Vaccaj”

Un inno festoso e celebrativo alla cultura classica. Dimostrazione e rappresentazione della passione che anima studenti, studentesse e docenti impegnati in questo indirizzo di studi. Letture di poeti antichi e moderni, drammatizzazioni in italiano e in lingua straniera, esposizioni di arti visive, attività musicali e coreutiche, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e molto altro ancora, lasciato alla libera inventiva e creatività dei giovani guidati dai loro professori. Anche il liceo “Filelfo” di Tolentino si è reso protagonista della “Notte Nazionale del Liceo Classico”, un’intera serata dedicata a tutti i licei classici d’Italia. Nella splendida cornice del teatro “Vaccaj”, nei giorni scorsi i ragazzi e le ragazze dell’istituto hanno portato in scena una rappresentazione che guarda al presente attraverso lo studio del mondo antico.

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Lo studente Tommaso Foresi

Spettacolo di punta è stato “Oedipus in fabula”, libero e originale riadattamento tragicomico in chiave camilleriana della tragedia “Edipo Re” di Sofocle, con la regia di Gabriela Eleonori. Un’overture musicale inaspettata quella regalata da Tommaso Foresi, un giovanissimo studente del primo anno il cui talento corre tra tasti bianchi e neri del pianoforte. La sua sublime interpretazione ha letteralmente rapito il pubblico, che si è lasciato trasportare dalle note di “Back to life” di Giovanni Allevi, magistralmente eseguite dal dodicenne. Risate incontenibili per l’esilarante intervista a Teresa Fattorini, oggi diremmo “alias Silvia”, ovvero la giovane donna amata da Giacomo Leopardi a cui il poeta recanatese dedicò l’omonima poesia. L’oramai ultracentenaria Silvia, o meglio Teresa, si è concessa al microfono del presentatore Carlo Cartuccia, ex liceale del “Filelfo”, rivelando delle indiscrezioni rigorosamente in dialetto maceratese, sul suo rapporto amoroso col giovane poeta. Sold out la serata, che a grande richiesta, replicherà lo spettacolo domenica 26 gennaio alle 17 al teatro “Spirito Santo” di Tolentino, con ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Incontenibili. Davvero incontenibili. Se, infatti, la costanza e la continuità fossero un’arte, il liceo classico “Filelfo” sarebbe da annoverare ai livelli di un Raffaello o di un Michelangelo, per qualità e altezza dei successi ottenuti. E anche quest’anno, la partecipazione alla “Notte Nazionale del Liceo Classico” non delude le aspettative, mostrando in poche ore il talento immenso di ragazzi e ragazze e una varietà di contenuti pazzesca, che vanno dal monologo, al canto, al ballo, passando per la recitazione, vera punta di diamante di tutta la serata. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile senza le idee e i progetti di tre professoresse, vere sorgenti di creatività, come Claudia Canestrini, Laura Dionisi e Marcella Borgiani, che grazie alla loro pluriennale esperienza e al loro indefesso impegno, hanno reso realtà la loro visione, nella splendida cornice del teatro “Nicola Vaccaj”, che per il secondo anno consecutivo ha ospitato questa fortunata manifestazione.

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La serata, la cui promo è stata affidata a un divertentissimo trailer realizzato dagli ex studenti Michele Polisano ed Edoardo Costantini, si è aperta nel modo più scoppiettante che mai, con un elogio della diversità sulle note di “This is me”, canzone portata al successo dal film musicale “The Greatest Showman” e intonata splendidamente da una giovane studentessa, nel turbinio danzante della coreografia orchestrata da Chiara Calia. Ad aprire le cerimonie, i saluti del dirigente scolastico Donato Romano, che ha ricordato l’eternità e l’universalità dei valori della cultura classica e umanistica e come questa sia sempre più fondamentale e imprescindibile in una società liquida come la nostra. È stata poi la volta della dirigente Sabrina Fondato, da anni estimatrice della “Notte filelfiana”, che è salita sul palco a portare i saluti di Carla Sagretti, direttrice dell’ufficio scolastico regionale per la provincia di Macerata. Su tutti gli studenti e le studentesse, si è poi chiuso il caloroso abbraccio del sindaco Giuseppe Pezzanesi, uno dei primi a credere nella valenza di questa manifestazione, dimostratasi negli anni laboratorio di cultura e di espressione artistica originale e talentuosa, tanto da divenire orgoglio cittadino e fonte di grandi aspettative.

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La serata è poi proseguita tra performances musicali e recitative di alunni ed alunne di grande bravura, sotto la brillante conduzione dell’ex alunno Carlo Cartuccia, presenza ormai fissa nell’establishment organizzativo degli eventi del liceo tolentinate, che ha intervistato un’ospite a sorpresa speciale e assolutamente spassosa, Teresa Fattorini da Recanati, ovvero la “Silvia” cantata dal poeta immortale Giacomo Leopardi. Spettacolo di punta attesissimo è stato poi “Oedipus in fabula”, messo in scena in continuità ideativa con le performances degli scorsi anni e, in particolare, con i criteri di reinterpretazione e rivisitazione comica che hanno sancito il successo di pièces teatrali tra cui “Non è l’Inferno”, in scena lo scorso anno. Ad essere decisivo in quest’occasione, per la particolare cura della parte attoriale e per le trovate sceniche, è stato il contributo fondamentale e prezioso di Gabriela Eleonori, regista di grandissimi successi targati “Compagnia della Rancia”, che ha seguito la regia di questa “tragicommedia” il cui testo è stato ideato, scritto e sceneggiato dalle professoresse Canestrini, Borgiani e Dionisi insieme alla stessa regista.

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Proprio la Canestrini, responsabile del liceo classico e coordinatrice di tutta la manifestazione, ha anticipato sul palco i contenuti della rappresentazione teatrale e il leitmotiv di tutta la serata, l’elogio della diversità, mostrando come anche Edipo sia un diverso nel suo accanimento alla ricerca di una verità che distruggerà lui e la sua famiglia, tanto quanto Leopardi, il nostro più grande poeta moderno, che assetato di felicità, di fronte a una condizione personale che lo rendeva diverso e ad una vita in cui non c’era niente da aspettarsi, ha ricavato la molla per desiderare di fare qualcosa di grande, ha preferito l’ardore scomodo della bellezza. «Proprio come Giacomo, i nostri studenti apprezzano la cultura, la bellezza, la gioia e il lavoro svolto con dedizione ed entusiasmo – ha commentato la Canestrini – Il nichilismo non entra nella nostra scuola, gli studenti del liceo classico “Filelfo” non fanno parte della generazione degli sdraiati e delle teste basse». La professoressa ha tenuto ad elogiare l’impegno, il lavoro di squadra e il senso di appartenenza alla loro scuola di tutti gli studenti e le studentesse coinvolti da mesi nell’iniziativa.

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La professoressa Claudia Canestrini

È intervenuta poi anche la professoressa Laura Dionisi, coordinatrice del progetto “Teatro Classico” del liceo, offrendo alcuni spunti, tra i quali le fonti dell’opera “Il Deus” di Woody Allen, un dialogo tra un tragediografo in cerca del finale perfetto per la sua opera e un attore squattrinato menagramo, tanto pieno di sé quanto maldestro, che fa da overture metateatrale all’ “Edipo Re” di Sofocle, considerata da Aristotele la tragedia perfetta. Il tutto riletto in originale chiave camilleriana, in omaggio al grande scrittore siciliano scomparso di recente.

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La professoressa Laura Dionisi

Lo spettacolo si è concluso allo scoccare della mezzanotte, in contemporanea con i 430 licei classici italiani che hanno aderito all’iniziativa, patrocinata dal Miur e da Rai Scuola, con la lettura di un passo tratto dall’ “Agamennone” di Eschilo: il mirabile notturno della sentinella della reggia di Argo, che aspetta la notizia della caduta di Troia e il ritorno del suo re, presagendo, purtroppo, il suo destino fatale. Con questo meraviglioso esercizio poetico di Eschilo e tutti gli 80 studenti e studentesse sul palco, tra tanta eccitazione e soddisfazione si è chiusa la sesta edizione della “Notte del Liceo Classico”, che ha dimostrato, ancora una volta, non solo la sempiternità dei valori antichi, ma anche il talento che si innalza grazie alla passione e all’esempio del passato.

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