di Elisabetta Pugliese
Scambi giovanili, incontro tra culture diverse, rafforzamento linguistico e cittadinanza attiva. Questi e molti altri i temi del progetto “Attraversando il mondo: Costruire le solidarietà in Europa”, presentato oggi all’Istituto di Istruzione Superiore “Bramante-Pannaggi”. Il tutto è nato grazie alla collaborazione della scuola con le associazioni “Arci” di Macerata e “Secours Populaire” di Marsiglia.
La dirigente scolastica Federica Lautizi ha raccontato il progetto, dalla sua nascita fino alla sua importanza a livello interculturale: «Siamo molto orgogliosi di poter partecipare ad un’eccellenza come questa. La proposta è nata già l’anno scorso, grazie alla professoressa Luana Bruni, che l’ha fortemente voluta. Il nostro istituto è polo per l’inclusione e centro territoriale di supporto, quindi i temi dell’accoglienza e della collaborazione tra popoli sono il nostro pane quotidiano. È qualcosa di molto ambizioso, perché prevede un miglioramento nell’apprendimento delle lingue, in questo caso l’italiano e il francese, ed affronta argomenti molto attuali, come quelli dell’associazionismo, del volontariato e della solidarietà, e lo fa attraverso un’esperienza diretta in loco. Infatti – spiega la preside – si svolgeranno prima degli incontri organizzativi, poi dal 17 al 22 febbraio arriveranno nella nostra scuola degli studenti francesi, che saranno ospitati da noi, per le attività didattiche e laboratoriali, e dagli alberghi di Macerata per il vitto e l’alloggio, il tutto a spese dell’Arci. In seguito ci sarà lo scambio, perché dal 24 al 29 febbraio saranno le nostre alunne ad andare a Marsiglia, per vivere questa esperienza, sempre a spese dell’associazione maceratese. È una vera occasione – ha commentato la dirigente scolastica – specie perché non sempre è possibile permettersi un viaggio all’estero. In più, ci saranno degli educatori professionali, messi in campo dall’Arci e da Secours Populaire di Marsiglia, e i nostri docenti, che hanno frequentato un corso appositamente per questo progetto, preparandosi al meglio. Non potrebbe esistere fiore all’occhiello migliore».
L’esperienza sarà valutata con dei crediti formativi, potrà essere considerata come attività di alternanza scuola-lavoro ed essere inserita nei curriculum scolastici e personali di coloro che parteciperanno. Nella valutazione al termine del progetto, inoltre, è prevista, in collaborazione con l’università di Macerata, una pubblicazione finale dell’esperienza: «Speriamo che tutto questo serva da “apri pista” e da stimolo ad avviare altre esperienze di questo tipo – ha concluso la preside Lautizi – ci auguriamo che questa collaborazione con l’Arci possa continuare anche in futuro, perché per noi è una preziosa risorsa. Tutto ciò che facciamo, lo facciamo per i nostri ragazzi e ragazze, vogliamo dar loro opportunità valide, che possano essere utili alla loro vita e al loro futuro lavorativo. Sono studenti e studentesse eccellenti, siamo certi che le alunne che manderemo, che hanno dovuto superare un concorso interno per poter partecipare, siano preparate e notevoli, sia dal punto di vista del rendimento scolastico che da quello comportamentale».
In effetti, è un gruppo tutto al femminile quello delle studentesse vincitrici del concorso interno: sono Chiara Carducci, Veronica Medei, Sara Miliucci, Sunita Osmani, Pangrazi Bianca, Silvia Romagnoli, Fatima Tariq e Baazaoui Radja. Anche le docenti referenti del progetto sono tutte donne, Paola Trombettoni e Caterina Trucchia e Cristina Luzi, ringraziata in maniera particolare, insieme alla dirigente scolastica, dal presidente dell’Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini: «La preside e la professoressa Luzi sono state eccezionali, specie perché non è sempre facile collaborare con le scuole, perché hanno un maremoto di problematiche aperte e anche di attività molto meritevoli già iniziate, perciò non è mai scontato entrare nella programmazione di una istituto. In effetti, molto spesso le scuole sono un vero e proprio “fortino”, molto chiuse nei loro progetti e poco aperte alla collaborazione con le associazioni del territorio. Senza l’istituto, messo concretamente a disposizione, si sarebbe creato un grande problema, soprattutto per le ragazze, perché avremmo dovuto dislocare le attività altrove. Al contrario – ha proseguito – abbiamo potuto usufruire di un luogo formativo, perfettamente a norma, adatto allo scopo e con le giuste tecnologie».
Il presidente dell’associazione maceratese ha voluto, infine, parlare del rapporto con Marsiglia e dell’importanza di aprirsi agli altri paesi: «La relazione che abbiamo instaurato con Secours Populaire in Francia è a dir poco pazzesco. A livello locale, a volte soffriamo di un certo “provincialismo” e rischiamo di restare un po’ isolati nel mondo. Al contrario, è fondamentale per una realtà locale come la nostra entrare in contatto con altre nazioni. Per questo, rapportarsi con un’associazione internazionale come questa è fantastico, anche perché è uno degli enti più grandi a livello europeo, se non mondiale. Ogni anno riescono a raccogliere fondi di circa 35 milioni di euro, principalmente da grandi privati o singoli donatori. Non esiste una realtà del genere declinata in Italia, è un mondo molto diverso e bellissimo, siamo stati fortunati sia ad incontrarci con l’associazione, sia ad averli come nostri finanziatori. Certamente proseguiranno nel finanziare questi progetti anche nei prossimi anni».