Gli alunni e le alunne della scuola primaria “Beniamino Belloni” di Urbisaglia, nei giorni scorsi, hanno fatto gli auguri di Natale agli anziani residenti nella casa di riposo “Buccolini-Giannelli”, esibendosi in un piccolo spettacolo canoro. Guidati dalla maestra Graziana Prencipe, i bambini e le bambine, divisi in due gruppi, hanno eseguito complessivamente sei canti. I brani avevano come tema il Natale, dal tradizionale “Tu scendi dalle stelle”, intonato anche da qualche nonnina, al gioioso “Sifuni Leo”, adattato e arrangiato da un tradizionale canto africano e accompagnato dal suono dei tamburi, dal canto “Sarà Natale”, che ci ricorda che Natale deve essere tutto l’anno e non solo per un’ora nel giorno della festa, a quello del “Girotondo di Natale”, che in modo festoso fa gli auguri a tutto il mondo, fino ad arrivare alla splendida “È la notte di Natale”, dove l’umanità si ferma ad aspettare un bimbo che porta gioia in tutti i cuori. L’unico brano non a tema natalizio è stato “Il rap dei diritti”, eseguito senza base musicale e scelto dagli alunni e dalle alunne di quinta per ricordare i 30 anni dalla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Onu. Il canto rap era accompagnato da semplici strumenti, come il triangolo, i legnetti e le cups song, bicchieri usati per creare un ritmo.
Il concerto è stato gradito dai numerosi anziani presenti, dei quali molti ultranovantenni, dalla responsabile della residenza Samuela Moscati, dal sindaco Paolo Francesco Giubileo, dai consiglieri Alice Magi e Mirta Romagnoli e da tutti coloro che lavorano nella struttura. Ai bambini e alle bambine è stato poi offerta una merenda per ringraziarli della loro presenza, che ha portato allegria e festa in un luogo solitamente silenzioso. I piccoli ospiti hanno provato tristezza per la condizione degli anziani, che, dopo aver trascorso una vita attiva, ora si ritrovano lontani dalla loro famiglia e dai loro affetti più cari. Gli studenti e le studentesse sono tornati a scuola orgogliosi di aver regalato un momento di svago e di compagnia ai nonnini che vivono nella residenza, tenendo lontane, anche se per poco tempo, la malinconia e la solitudine.Â