Un incontro-racconto tra ragazzi e attori professionisti si è tenuto sabato nel Loggiato di via Roma a Sarnano: protagonisti Nathalie Guetta e Pietro Pulcini, volti notissimi del cast della fiction Rai Don Matteo, e gli alunni e le alunne della media dell’Istituto Comprensivo G. Leopardi di Sarnano e V. Tortoreto di San Ginesio.
L’incontro è stato promosso dall’Istituto Comprensivo G. Leopardi di Sarnano in collaborazione con l’Associazione Il Circolo di Piazza Alta di Sarnano, nell’ambito del progetto “Fuori dalle quinte”, realizzato con il sostegno del MiBact e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, iniziativa caldamente voluta dalla dirigente scolastica Maura Ghezzi che ha sempre posto molta attenzione alle iniziative di drammatizzazione nel corso degli anni.
Ad aprire l’evento il saluto dell’assessore alla cultura del Comune di Sarnano Stefano Censori, che ha portato il suo “in bocca al lupo” a tutti i ragazzi partecipanti e la presidente dell’Associazione culturale Il Circolo di Piazza Alta partner di progetto. «”Fuori dalle Quinte” è un percorso di formazione teatrale e promozione culturale rivolto agli alunni e alle alunne delle classi quarte, quinte elementari, prime e seconde medie di tutto l’Istituto comprensivo Leopardi di Sarnano che include anche i plessi di Gualdo, Penna San Giovanni e Monte San Martino» hanno spiegato Michela Barone, vice preside dell’Istituto, e Anna Ascenzi, referente del progetto. «Oltre 80 ragazzi hanno aderito al progetto e, da qualche settimana, stanno affrontando un percorso di propedeutica teatrale per la messa in scena di uno spettacolo basato sulle storie e leggende dei Sibillini. Le lezioni, tenute dagli esperti dell’Associazione Il Circolo di Piazza Alta, si tengono un pomeriggio a settimana nella sede di Sarnano e nella sede di Penna San Giovanni per facilitare la partecipazione da tutti i Comuni dell’Istituto. Abbiamo ritenuto importante inserire nel programma un momento di confronto con due professionisti della recitazione per offrire ai ragazzi la possibilità di conoscere più da vicino il mestiere dell’attore».
Nathalie Guetta e Pietro Pulcini, noti al grande pubblico come interpreti dei personaggi della perpetua Natalina e del brigadiere Ghisoni nella longeva fiction Rai Don Matteo, hanno condiviso con i ragazzi e le ragazze la propria storia, il proprio percorso professionale e il loro rapporto con la recitazione, svelando qualche retroscena e raccontando aneddoti interessanti sulla vita sul set. Tante le domande da parte dei ragazzi, curiosi di conoscere i segreti del mestiere.
«Siete molto fortunati, ragazzi, ad avere la possibilità di affrontare a scuola un percorso verso il mondo teatrale. Siate testardi nel perseguire i vostri sogni, non vi arrendete e ponetevi sempre nuovi traguardi», questo il consiglio di Pulcini ai ragazzi. «Recitare non è solo passione ma anche e soprattutto impegno, tenacia e costanza senza mai prendersi troppo sul serio!» ha quindi commentato in chiusura la simpaticissima Nathalie Guetta.
Oltre all’incontro con gli attori e alle lezioni settimanali, a primavera i ragazzi e le ragazze assisteranno a uno spettacolo teatrale in uno dei meravigliosi teatri marchigiani ed effettueranno una visita guidata dello stesso. «La scuola ha un ruolo fondamentale nella promozione culturale e nello stimolo delle capacità espressive e creative dei ragazzi: con questo progetto, nello specifico, volevamo avvicinare i nostri alunni al mondo del teatro e della recitazione, dare loro la possibilità di fare esperienza del palcoscenico» ha sottolineato l’I. C. Leopardi ringraziando tutto il personale della scuola che ha lavorato per rendere possibile questo progetto progetto, le amministrazioni dei Comuni di Sarnano, Gualdo, Penna San Giovanni e Monte San Martino che supportano a livello logistico, il Circolo di Piazza Alta che mette a disposizione i propri formatori, a Nathalie Guetta e Pietro Pulcini per il prezioso intervento, l’I. C. Tortoreto e il Comune di San Ginesio, partner di progetto, l’Associazione musicale Monti Azzurri per il supporto logistico, ma soprattutto i ragazzi e le famiglie che con la loro numerosa partecipazione confermano che iniziative di questo genere sono necessarie al completamento del modello educativo che proponiamo.