La vita dell’asilo diventa un libro. Il triennio raccontato dai bambini e dalle bambine come dono per la maestra. C’è il Drago Terry che viveva silente sotto terra e un giorno ha fatto tremare tutta la città, proprio come il sisma del 2016. E poi Baba Yaga e il folletto Pilù, personaggi immaginari nati dalla fantasia di mamme, bambini e bambine della scuola dell’Infanzia colli Asola di Morrovalle per salutare la maestra Francesca.
E’ questo il dono per il pensionamento che i 25 alunni e alunne della monosezione della scuola di Morrovalle hanno voluto fare all’insegnante come ricordo per tutti gli anni a contatto con loro. Durante la recita le mamme dell’ultimo anno hanno omaggiato la maestra Francesca, ormai storica presenza della scuola e prossima alla pensione, e la maestra Stefania, arrivata nell’ultimo anno ma che ha contribuito a rendere l’offerta didattica al di sopra delle aspettative e che purtroppo già quest’anno dovrà lasciare la scuola a seguito di un trasferimento. Nel libro compare tutto il team scolastico composto dalla collaboratrice scolastica Lucia, dalla cuoca Ivana che quest’anno è stata sostituita dalla cuoca Maria, dalla maestra di sostegno Maria e dall’assistente Angela. Le mamme dei sette bambini uscenti si sono messe sotto a lavorare e hanno scritto un libro composto da tre capitoli: ognuno per ogni anno passato nella scuola. Si sono ispirate ai loro bambini, alle loro caratteristiche e ai racconti portati a casa e confessati ai genitori.
Nel primo capitolo si parla di un certo Drago Terry che viveva silente sotto terra e che un giorno, grattandosi la schiena, fece tremare tutta la terra: un modo originale per esorcizzare la paura del terremoto dell’autunno ed inverno del 2016 che, anche a Morrovalle e nel Regno dei Giochi (la scuola chiamata così nel libro), causò paura, danni e qualche disagio. I bambini, grazie ai poteri trasmessi dalla Regina Asia, una bambina disabile, si trasformano in super eroi e riescono a mandare via il drago e farsi promettere di non grattarsi più.
Nel secondo capitolo i sette piccoli “Super Collieroi” (questo il motto) dovevano trovare e scovare un folletto che si nascondeva nel boschetto, una storia era in linea con il progetto scolastico. Il terzo capitolo è dedicato al narratore Maretti che ha seguito un progetto didattico legato alla lettura e al libro. L’entusiasmo delle mamme durante la stesura ha coinvolto anche i figli e le figlie che hanno partecipato al libro facendo numerosi disegni e spesso simulando tra loro la storia sia a scuola sia al parco al di fuori dell’orario scolastico. Un grande successo insomma, accolto con gratitudine dal dirigente scolastico presente alla recita finale, con lacrime di commozione dalle maestre e da applausi sonori dal pubblico di genitori e conoscenti.