“Se cadi 50 volte ti rialzi, Gesù ti tira su” lo ha detto il papa ai bambini e alle bambine di Camerino. La visita di papa Francesco di ieri si è infatti conclusa, nella palestra del Centro sportivo dell’università di Camerino, con l’incontro con circa duecento bambini e bambine dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino che hanno ricevuto la Prima Comunione. Hanno partecipato anche i genitori dei ragazzi e delle ragazze e i loro catechisti.
Un incontro a sorpresa non previsto nel programma iniziale, ma il papa dopo aver letto le lettere scritte dai bambini e dalle bambine nelle zone terremotate ha fatto aggiungere il suo abbraccio ideale ai giovani. L’incontro è iniziato proprio con le parole di uno dei bambini, Giovanni, che ha ricordato al Papa i momenti del terremoto del 2016 e le difficoltà per loro e per Camerino, di rialzarsi dopo la “caduta”. San Venanzio, patrono di Camerino, è noto anche come il “Santo delle cadute”, da cui si salvò sempre. Allo stesso modo Francesco ha ricordato ai bambini e alle bambine, l’importanza di rialzarsi dopo aver compiuto passi falsi ed essere caduti. Ogni volta che si cade, ha ribadito il Papa, c’è Gesù che ci aiuta rialzarsi:
«Come ci aiuta Gesù? Ti dà la mano per rialzarti. Ti tira su: Gesù ti tira su. Sempre questo ricordo, nella vita. Vi aiuterà sempre. Quando io sono giù, sono caduto tante volte, non so, pensate che Gesù è sempre con la mano tesa. Perché? Per aiutare a rialzarci. Gesù ci rialza». Papa Francesco ha poi ricordato ai bambini l’importanza della misericordia, «che è questo amore che Gesù ha con noi” e ha benedetto i ragazzi affidandoli a Maria, “nostra madre”, che anche lei – ha detto – “ci aiuta a rialzarci».