Tirare con l’arco, scoprirne la storia e l’evoluzione nella storia e ascoltare musica medievale: sono le attività proposte alla scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino, nell’ambito del Progetto “Alla corte dei Da Varano: impara l’arte e …”, nato con l’intento di favorire le attività intra scolastiche che realizzino la funzione della Scuola come centro di produzione culturale, storica, sociale e civile.
L’attività “La scuola incontra l’arco” è stata realizzata in collaborazione con l’associazione Aspidum Sagittas Asd di Camerino. Quest’ultima è stata fondata nel 2018.
L’associazione Aspidum Sagittas vuole porre attenzione alla storia e all’evoluzione del tiro con l’arco, sia nel cambiamento dei materiali utilizzati sia nella didattica del tiro stesso, piccole lezioni di storia sulle abitudini degli arcieri attraverso i secoli e con la prova del tiro con l’arco.
L’incontro inizia con una semplice domanda: “Secondo voi quanto tempo fa l’uomo ha inventato l’arco?” Giá tutti i bambini e le bambine della prima classe sono in grado di dare come risposta “nella preistoria” oppure “è stato inventato dall’uomo delle caverne”. «A questo punto mostro loro – spiega il presidente Ercoli – una stampa delle tante che uso raffigurante delle pitture rupestri della grotta di Lascaux con figure stilizzate di uomini che con i loro archi e frecce cacciano grossi animali cornuti». Si spiega, quindi, che i loro archi erano costruiti da un unico pezzo di legno e si passa a spiegare come erano fatte le frecce.
«Con noi abbiamo delle ottime riproduzioni di punte di pietra di selce che i bambini si passano in un sacchetto di pelle. Possono anche manipolare una freccia costruita da me con punta di selce legata con fibre vegetali e collanti naturali». Spiegata poi la funzione delle piume di coda ilo viaggio continua attraverso la storia e i secoli passando dall’antico Egitto ai popoli del nord Europa spiegando come venivano costruiti gli archi laminati unendo diversi tipi di legno, fino alla suprema arte dell’arco composito asiatico, dei grandi guerrieri a cavallo, in tutte le sue parti. Questi ultimi due sono anche visionabili dal vivo dai bambini. Un momento significante, data anche l’importanza che lega la città di Camerino alle sue tradizioni di rievocazione, legata al periodo medievale. L’ arco diventa sempre più importante come strumento sia da caccia che da guerra. Sempre con le immagini stampate i bambini vedono come si presentava un arciere inglese della Guerra dei Cento Anni in tutto il suo corredo e nelle attrezzature specifiche.
Attraverso le varie proposte i ragazzi scoprono l’utilizzo dell’arco come strumento strettamente correlato al proprio corpo e quanto sia importante la ripetitività del movimento per l’interiorizzazione del gesto e il raggiungimento del risultato.
La motivazione di base è il divertimento e la gioia di partecipare; il godimento immediato garantisce la prosecuzione anche se l’attività può risultare faticosa.
Finita questa parte di introduzione i bambini vengono aiutati a tirare con un arco scuola verso un bersaglio disegnato su juta. Utilizzando il tiro servo assistito è facile per tutti i bambini scagliare un paio di frecce e colpire il bersaglio senza problemi.