di Paola Nicolini*
Divise, gonfaloni, autorità, musiche che accompagnano gli spostamenti secondo geometrie ordinate e ritmi che cadenzano le andature, le moto e le auto della Polizia tirate a lucido che fanno bella mostra di sé nella splendida cornice di Piazza Leopardi, a Recanati. E tutto intorno i bambini e le bambine venuti con i loro insegnanti. Ma che ci facevano, ti chiederai, alla festa della Polizia?
Ecco, me lo sono chiesta anche io, che partecipavo a nome del Rettore dell’Università di Macerata.
Dopo che sono stati letti i saluti del presidente della Repubblica, del ministro dell’Interno e del capo della Polizia, ha preso la parola il Questore di Macerata. Il dottor Antonio Pignataro ha a sua volta salutato e ringraziato tutti i presenti, illustrando il difficile lavoro dei poliziotti e delle poliziotte nel nostro territorio, che negli ultimi anni è stato teatro di numerosi momenti tragici e difficili. Nell’ultima parte del suo discorso, il questore si è rivolto direttamente alle bambine e ai bambini, seduti nella piazza e dotati dei berretti della Polizia a loro donati. Ha detto che è importante impegnarsi per la legalità, che è importante soprattutto che i più piccoli crescano con un forte senso civico e morale, per far sì che il nostro Paese, così ricco di cultura, arte e bellezza, possa conservare queste fortune, assicurandole alle future generazioni.
Ma conosci quali sono le funzioni che la Polizia assicura e come è organizzata al suo interno? Pensando che ti possa essere utile saperne qualcosa, mi sono messa a studiare un po’ ed ecco quel che ho trovato.
Innanzitutto la Polizia è necessaria a garantire la sicurezza dei cittadini, il rispetto delle leggi, l’ordine nelle strade. La Polizia previene i fenomeni criminali e agisce quando questi si verificano, per assicurare le persone che delinquono alla giustizia In particolare la Polizia di Stato, quella con le divise azzurre, con le auto e le moto dello stesso colore, è distribuita in vari uffici sul territorio nazionale, con funzioni e specializzazioni diverse.
In ognuno dei capoluoghi di provincia, come ad esempio a Macerata, nella piazza centrale, c’è una Questura, il più conosciuto tra gli uffici territoriali della Polizia di Stato. Al suo vertice si trova il Questore, che a Macerata si chiama Antonio Pignataro e che potresti aver incontrato nella città.
Avrai sicuramente visto poliziotte e poliziotti che pattugliano le strade. Fanno turni di lavoro, coprendo le 24 ore della giornata, a bordo delle volanti. Dove ci sono ville e nei parchi pubblici si può incontrare anche la Polizia a cavallo, di solito nelle grandi città. C’è poi la Polizia stradale, che è presente ogni giorno lungo le autostrade e le principali arterie di scorrimento del traffico nazionale. La Polizia di frontiera si occupa di pattugliare porti e aeroporti, controllando l’identità delle persone che arrivano e partono, oltre a verificare che tutte le merci che ogni giorno sono in arrivo o in partenza con navi e aeromobili siano legalmente commerciate. Nella Questura ci sono anche gli uffici che si occupano di rilasciare i permessi di soggiorno degli stranieri che arrivano in Italia. Infine la Polizia ferroviaria sorveglia le stazioni e provvede alle scorte sui treni, che sono predisposte a seconda delle esigenze di sicurezza dei convogli.
Come si vede spesso nei film e in TV, i poliziotti si occupano principalmente di investigare, di cercare le prove e i moventi nei casi in cui si verifichino dei crimini. Questa attività è delegata alle squadre mobili, presenti in tutte le Questure. I poliziotti e le poliziotte addetti a questo servizio non vestono l’uniforme ma indossano abiti civili, perché per svolgere il loro lavoro di raccogliere le prove e i dati che assicurano le persone che delinquono alla giustizia, non si deve capire il loro ruolo. Anche le loro macchine di servizio non sono le volanti azzurre, troppo riconoscibili, ma normali vetture che sono denominate “auto civetta”. Una delle principali funzioni svolta dagli uffici investigativi è quella antidroga, vale a dire il lavoro che permette di individuare i traffici illeciti di sostanze stupefacenti, in gran parte molto nocive per la salute umana.
Fa parte degli uffici investigativi anche la Digos-Divisione investigazioni generali ed operazioni speciali, che ha tra gli altri, il compito di vigilare e prevenire i fenomeni connessi al terrorismo. Le Sezioni Informative svolgono la loro attività all’interno di pubbliche manifestazioni per garantirne il regolare svolgimento. Seguono ogni fenomeno sociale che possa costituire un pericolo per la sicurezza e per l’ordine pubblico. Da qualche anno ci sono squadre di Polizia che si occupano delle tifoserie, perché purtroppo i tifosi, soprattutto del calcio, si comportano in modo violento e causano scontri, mettendo a repentaglio le persone a cui lo sport piace e lo seguono solo per divertirsi. Tra le altre funzioni, ci sono quelle della polizia giudiziaria: è presente presso i Tribunali, che svolgono attività investigativa svolgendo il loro servizio in abiti civili e operando a stretto contratto con i magistrati.
In Piazza Leopardi era presente un gazebo in cui la Polizia scientifica ha messo in mostra alcuni degli strumenti raffinati che vengono usati nelle indagini per i rilievi utili a ricostruire i fatti, in caso di crimini e reati. Come puoi immaginare le bambine e i bambini ne sono stati tutti molto attratti e, alla fine della cerimonia, si sono soffermati a osservare e a fare domande ai poliziotti e alle poliziotte presenti.
La rapida diffusione dell’uso di Internet ha reso necessario organizzare anche squadre di Polizia postale, addette alle azioni di prevenzione e contrasto della criminalità informatica, come truffe, furti di dati, diffusione di notizie false.
Infine, avrai certamente sentito citare il 113. È un servizio che la Polizia di Stato svolge per i cittadini, durante tutte le 24 ore della giornata, che risponde a richieste di aiuto, come nelle emergenze, ad esempio il terremoto. Le squadre del 113 sono in grado di portare soccorso in brevissimo tempo e proprio oggi, durante la cerimonia, alcuni poliziotte e poliziotti hanno ricevuto un encomio per il loro comportamento esemplare durante gli eventi sismici che hanno colpito le nostre zone qualche tempo fa. Gli operatori del 113 ricevono un addestramento specifico e continuo, ma di base sono scelti per la loro prestanza fisica e attitudine a voler prestare aiuto.
Ecco, credo di aver detto tutto e spero di averlo fatto per bene. Se il Questore leggerà questo articolo – che dite? – mi darà una buona valutazione?
*Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione – Università di Macerata
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