La calligrafia come cultura ritorna ad essere un argomento didattico. L’assessorato alla cultura della città di Porto Recanati ripropone, per il secondo anno consecutivo, nella biblioteca comunale “A. Moroni,” una serie di incontri tenuti dal Maestro amanuense, Malleus con gli studenti e le studentesse delle quinte elementari dell’Istituto comprensivo E. Medi di Porto Recanati.
Tema portante degli incontri è quello della calligrafia come arte dello scrivere a mano libera, un’attività che una volta era una vera e propria forma d’arte e che purtroppo nel corso degli ultimi decenni sta sempre più scomparendo a causa della diffusione dei supporti tecnologici che rendono più veloce ma completamente impersonale l’atto dello scrivere.
La calligrafia, inoltre, è espressione della personalità di ognuno di noi ed insegnare quest’arte significa non perdere questo aspetto.
Il maestro Màlleus, titolare dell’Antica Bottega Amanuense di Recanati, che ha scritto libri sulla calligrafia e ha partecipato a documentari di livello nazionale in ambito culturale, ha raccontato ai ragazzi e alle ragazze come nel Medioevo si preparavano i supporti cartacei e gli inchiostri per la scrittura e ha spiegato quali fossero le operazioni che si compivano negli scriptoria all’interno dei monasteri medievali. Il maestro si è soffermato sul ruolo e sull’opera svolta dai monaci che hanno reso possibile la conservazione e la diffusione dei libri e quindi della cultura.
Il maestro ha fatto una breve carrellata storica dei principali tipi di scrittura a mano inventati dal primo medioevo fino al 1600 e sull’evoluzione degli strumenti di scrittura, dalla penna d’oca al pennino di metallo. Dalla scrittura gotica alla cancelleresca, Màlleus ha incantato i ragazzi e le ragazze disegnando le lettere con grande maestria e spiegando le modificazioni che la scrittura ha subito in termini di forma nel corso dei secoli e le motivazioni storiche e pratiche legate a tali cambiamenti.
Il maestro inoltre ha spiegato il modo corretto di impugnare una penna e ha mostrato la sua maestria scrivendo con un pennino di metallo ed inchiostro creato personalmente ed utilizzato esclusivamente nella sua bottega davanti agli occhi degli studenti.