Non tutti lo sanno, ma da una decade c’è un apprezzato riferimento “rosa” che insegna a fare attività motoria e a divertirsi col pallone in casa Junior Macerata. Federica Micozzi, istruttrice dei piccolini classe 2012 e 2013, è infatti uno dei perni della Scuola Calcio. Adesso le donne sono aumentate di numero negli organigrammi, ma Micozzi è stata tra le prime.
Perché questa scelta? “Il calcio mi è sempre piaciuto –risponde – così come educare i piccoli. Ricordo che 10 anni fa le figure femminili non erano viste di buon occhio e non ho dimenticato le battutine. Adesso invece mi fa molto piacere che si cerchino ragazze e laureate”. Juventina sfegatata, ma hai mai giocato a calcio? ”In verità no, ho praticato pallavolo per 15 anni”. Nel futuro magari a capo di una prima squadra? ”No, mi trovo bene con i bambini che hanno ancora entusiasmo e te lo trasmettono”.
Cosa distingue la Scuola Calcio della Junior? “Da sempre, già dai tempi della presidenza Moretti, qui notavi grande organizzazione”. Lei hai anche la responsabilità dell’eventuale uso del defibrillatore. “Spero di non usarlo mai, ma per salvare una vita è fondamentale avere una persona consapevole e che non si faccia prendere dal panico. Io ho fatto il corso e anche l’aggiornamento. Abbiamo un defibrillatore allo Stadio della Vittoria ed un altro recentemente donato alla palestra si Sforzacosta grazie alla serata in ricordo di Sciarra”.
A proposito di Sforzacosta, per i tuoi piccolini dei Primi Calci questo era comunque periodo di vacanze senza allenamenti, ma dopo la pericolosa caduta dei pannelli quali sono gli sviluppi per il nuovo anno? “Come altre società anche noi nei mesi invernali facciamo giocare i più piccoli al chiuso. Prima del terremoto e dell’inagibilità eravamo alla Alighieri che era comodissima, poi ci siamo dovuti spostare e la società ha messo a disposizione un pulmino per il trasporto. Riprenderemo il 7, attendiamo comunicazioni dal Comune per capire se la palestra sarà a posto e soprattutto in sicurezza (giovedì scorso sono caduti dei pannelli all’interno verso le 20,30, ndr). E’ stato un caso che non sia avvenuta una strage, noi avevamo finito alle 19 e dopo c’erano la scherma e le pallavoliste”.
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