Articolo scritto da Marta Antognozzi e Valeria Luciani, classe III A, Liceo scientifico “F.Filelfo”
Alice Basso, classe ‘79, si laurea in storia prima di iniziare il suo percorso come redattrice di libri, nel tempo libero suona in una rock band e scrive canzoni. Così si racconta la giovane scrittrice ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde e terze dei licei dell’Istituto Francesco Filelfo, nella suggestiva cornice del castello della Rancia nel quale si è tenuto un incontro sabato 15 dicembre, grazie al sostegno del Comune di Tolentino, dell’Ufficio cultura, dell’Assm e del direttore artistico del Teatro Feronia di San Severino, Francesco Rapaccioni.
Dopo aver parlato un po’ di sé, ha risposto alle diverse domande che gli alunni e le alunne le hanno rivolto; ha così avuto modo di spiegare tutto riguardo i suoi personaggi, le sue aspirazioni e la vocazione da cui nascono i suoi libri. Emerge dunque che la protagonista del libro, Vani, è stata ispirata da una delle sue più care amiche, almeno per il 70%. Insieme a lei, anche i suoi due figli hanno preso parte alla trama dei libri.
Tra una battuta e l’altra, Alice Basso parla delle sue tecniche di scrittura; come per lei resti più facile immaginare una scena prima di scriverla e come avere un bagaglio di letture sia fondamentale per migliorare la propria scrittura. Ha affermato di aver impiegato dai due ai quattro mesi per la stesura di ogni libro, e come la parte dell’editing si sia dimostrata sempre la più lunga. Riguardo alla saga, le è stato chiesto cosa l’abbia spinta a decidere che il quinto libro sarebbe stato l’ultimo: la sua risposta è stata che la sua intenzione è sempre stata quella di scrivere una saga breve, che fosse compatta e coerente.
Accennando alla sua famiglia, ammette che lungi dall’ostacolarla i suoi l’hanno sempre appoggiata e spronata a seguire le proprie passioni. Infine, le è stato chiesto cosa pensasse dei ghostwriter, veri e propri autori professionisti che scrivono libri, articoli o testi musicali ufficialmente attribuiti ad un’altra persona. La Basso ha ammesso che li ammira molto e lo trova un lavoro difficile; dal suo punto di vista, leggere un libro per poi scoprire che è stato scritto da una persona diversa da quella presente in copertina rompe quel legame di “amicizia” che può essersi formato con lo scrittore.
A fine incontro, l’autrice è stata molto disponibile a firmare autografi e fare foto con i ragazzi e le ragazze, i quali hanno apprezzato la mattinata piacevole passata in compagnia di un personaggio dalle tante doti come Alice Basso, che li ha avvicinati al mondo dell’editoria.