Ha toccato il cuore ma soprattutto la coscienza dei presenti la voce stentorea di don Luigi Merola che venerdì ha parlato alle studentesse e agli studenti del primo biennio all’I.I.S. “Matteo Ricci” di Macerata.
Il fondatore della onlus per il recupero minorile “ ‘A voce d’ ‘e creature” – nata nel 2007 con sede a Napoli nella villa”Bambù “ confiscata al boss Brancaccio- si è rivolto alla platea con determinazione ed empatia, facendo riflettere gli adolescenti sulla necessità di un progetto di vita che non può essere né rimandato né delegato ad altri.
Noto come “il prete anticamorra”, Don Merola ha sottolineato veementemente l’esigenza dei nostri giovani di tornare a sognare, con la consapevolezza che solo formando in loro una coscienza critica, educando e scuotendoli dal torpore indotto anche dai media possono aprire gli occhi sul problema della diffusione delle droghe e sul dovere civile alla legalità.
«La scuola – ha insistito don Merola – deve essere vicina all’utenza non soltanto per trasmettere conoscenze e impartire contenuti ma per rinsaldare con forza il rispetto di se stessi e della vita che passa anche attraverso il sapere».
Il dirigente scolastico Rita Emiliozzi ha evidenziato l’impegno di Don Luigi Merola in un contesto di degrado ed emergenza socio-culturale e ha aperto una due giorni di riflessione sui temi della devianza e della legalità, con la comunione di intenti di associazioni di volontariato unitesi in rete: Con Nicola oltre il deserto di indifferenza, La Rondinella, Insieme in sicurezza, CitaNo alla droga, Sentinelle del Mattino, Veder crescere con il dialogo.
Al grido di “ Ragazzi svegliatevi!” il Ricci ha vissuto un’esperienza unica di confronto e riflessione che proseguirà lungo l’imprescindibile percorso dell’educazione alla legalità, vera emergenza nella società della conoscenza.