“Cara mamma ti scrivo, così mi rilasso un pò”.
C’è anche la facile parodia delle canzoni, nelle lettere degli studenti del Liceo scientifico Galilei di Macerata, pubblicate nel volume Cara Donna ti scrivo, a cura dell’associazione Cultura & Solidarietà, in seguito al Progetto “La donna al centro”, di livello nazionale.
Il volume raccoglie 480 lettere scritte di pugno ad una donna da studenti e studentesse di Istituti superiori di tutta Italia, scelti nel numero di uno per ogni regione, non è in vendita ma si può consultare nella biblioteca del liceo Galilei di Macerata ( via Manzoni, n. 95) o lo si può ricevere in omaggio entrando nel sito www.culturasolidarieta.it.
E‘ il Galilei di Macerata a rappresentare le Marche, dunque. Un plauso agli studenti e alle studentesse della 3B e della 2D. Una soddisfazione anche per la professoressa Liana Maccari, che racconta l’esperienza così:
“Nella grande quantità di iniziative che giungono alle scuole, nonostante sia necessario svolgere un programma di studi disciplinari, che non sempre coincide con le proposte di progetto, ho colto al volo l’occasione di partecipare all’iniziativa dell‘ associazione Cultura & Solidarietà , utilizzando un’ora di Latino nella classe 3B e un’ora di Storia nella 2D. Che c’entra il latino? Che c’entra la storia? All’inizio ho sottolineato la centralità del tema della donna, la sua universalità nella storia, in ogni storia di ogni epoca, di ogni popolo, e la modernità dei sentimenti, dei rapporti che si creano tra i generi. Ho fatto anche esempi, sapendo di bruciare dei personaggi storici, che però dovevo accendere per stimolare e illuminare la riflessione sulla differenza di genere. In seguito le classi hanno accettato l’iniziativa, che consisteva nello scrivere lettere, rigorosamente a mano, con penna nera, rispettando i margini del foglio e firmarle con il solo nome. Le ho poi spedite senza correggerle e solo ora che sono pubblicate le ho lette“
Di seguito riportiamo una selezione di sei delle diciassette lettere e/o stralci delle stesse della sezione marchigiana del volume, nell’intento di premiare l’opera del liceo cittadino, dei suoi meritevoli studenti, studentesse e degli insegnanti. Tra le altre la lettera di Rebecca a Gessica Notaro, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato che contiene un messaggio per tutte le donne: «Amiamoci un po’ di più» .