A Matelica sorgerà il Frutteto della memoria. il progetto vincitore del bando di concorso “Orti scolastici e biodiversità agraria”, promosso della Regione Marche e dell’Assam, è sostenuto dall’Ambito Territoriale Sociale 17 Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino in qualità di partner dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mattei” .
Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie alla compatta rete progettuale costituita in primis dal Comune di Matelica ma anche dal supporto scientifico di Unicam, Scuola di Medicina Veterinaria, dall’Ambito Territoriale Sociale, dal Centro Sollievo, dall’associazione Alchimia e dall’associazione Scacco Matto Onlus.
Gli interventi progettati da Alessia Venanzoni, e coordinati dall’insegnate Laura Biasetti, intendono sviluppare aule didattiche senza muri, attivando diversi laboratori con un’esperta in scienze naturali, Alessandra Vitanzi, coinvolgendo la popolazione, ovvero i minori ma anche gli adulti e soprattutto i nonni, in esperienze formative incentrate prevalentemente sulla ecosostenibilità e sulla biodiversità che sono sempre più messe a rischio dall’espansione del mercato globale.
I bambini e le bambine della scuola primaria Spontini hanno anche preso parte ai laboratori di “Messa a dimora del frutteto della memoria” nello spazio pubblico dei giardini della Città di Matelica, attivandosi con palette, concime biologico, pacciamatura e impianto di irrigazione. A conclusione di questa loro esperienza hanno lasciato in dono alla città un luogo didattico per la riflessione sui temi della biodiversità e dell’educazione ambientale.
L’evento finale, con una piccola cerimonia d’inaugurazione, è previsto per lunedì 14 maggio alle 9 nei giardini pubblici di Matelica. Il programma prevede nuovi laboratori didattici sensoriali ed espressivi con la partecipazione del Comune, della Regione Marche, di Assam e di tutti gli altri partner progettuali.
Arriva il “Frutteto della memoria”
MATELICA - I bambini e le bambine della scuola primaria Spontini hanno preso parte ai laboratori di messa a dimora nello spazio pubblico dei giardini della città