“Miti e Dei” un venerdì sera dedicato all’antico municipio di Treia nella cornice dell’anfiteatro Diaz di Porto Recanati durante “la notte dei desideri” . I bambini e i grandi hanno potuto approfondire la storia del territorio attraverso la ricostruzione per immagini e quesiti a tema, domande su antichi municipi romani, miti e l’occasione di approfondire interagendo con i personaggi/guida. Il comune di Treia per l’evento ha messo in scena anche una performance teatrale per far ripercorrere agli spettatori, ricreando il contesto storico dell’antico municipio di Treia, costruito sul diverticolo dell’importante via consolare Flaminia. Nel piccolo anfiteatro sono arrivati in tanti, grandi e piccoli, per conoscere interessanti particolari dell’antica città di Treia,un interessante percorso storico-culturale, che ha portato numerose persone a rivivere antichi contesti ed a scoprire i vari aspetti della storia picena e romana del territorio. Treia attraverso i contatti con l’Oriente, abbracciò il culto di Iside e Serapide, al quale sembra essere dedicato il complesso santuariale all’ interno dell’area del SS. Crocifisso di Treia.
La religione ha svolto un ruolo primario nella vita quotidiana degli abitanti dell’antica città di Treia, come del resto, in altri municipi romani situati lungo la valle del Potenza.Templi, santuari, siti ed altari, eretti in onore delle diverse divinità, simboleggiano il bisogno di garantire al centro urbano e ai suoi immediati dintorni protezione e prosperità; tra le religioni orientali, il culto di Iside aveva un posto di rilievo. L’origine egizia vuole la Dea sposa di Osiride (Serapide), assassinato dal fratello. Iside, una dea dagli innumerevoli poteri, sovrana della magia, del destino, della navigazione, della fertilità, della maternità e dell’amore. Un legame importante, quello tra Iside e Treia, che attraversa i secoli, forte del fascino che il culto del divino femminile ha sempre esercitato nel tempo.
Il comune di Treia da anni dedica attenzione concreta alla didattica museale, attraverso le attività educative rivolte alle scuole ed ai turisti, organizzate e gestite direttamente dall’assessore alla cultura Edi Castellani, per comunicare, valorizzare e soprattutto avvicinare le giovani generazioni alla storia identitaria del territorio, promuovendo l’educazione al patrimonio culturale, materiale ed immateriale, partendo naturalmente dal Museo Archeologico, principale custode del passato.L’evento sopra descritto e la mostra “Un paesaggio di età romana rivelato. Potentia e la valle del Potenza, fra l’Appennino e il mare Adriatico”, ospitata fino al prossimo 14 ottobre al Castello Svevo di Porto Recanati, con reperti provenienti anche dal Museo Archeologico di Treia, rappresentano una concreta azione sinergica, una vera e propria relazione che mette in rete e unisce i comuni della costa e dell’entroterra.