di Francesca Urbani
C’era una volta una scuola dell’infanzia e i bambini di Sarnano della 4A  se la ricordano ancora bene. Purtroppo è stata abbattuta perchĂ© era inagibile, come molti altri edifici nelle zone del cratere. Come se la ricordano quei bambini ? Con che sguardo? Da giĂ¹ in su, dal basso, e anche dal punto di vista piĂ¹ vicino alle fondamenta dove tutto sembra enorme: “Prima del terremoto c’era la scuola dell’infanzia dove abbiamo trascorso i primi tre anni del nostro percorso scolastico. Era un edificio non molto grande, ma a noi piccoli sembrava imponente e bello, le sue pareti dipinte di giallo comunicavano colore ed allegria..al secondo piano c’erano le aule, la cucina e un immenso salone con tanti giochi. Nel retro dell’edificio un grazioso giardino ed un cortile dove nelle belle giornate potevamo liberamente giocare”.
La prima scuola “LĂ dove ho fatto le prime amicizie, appreso le prime regole” e “nonostante sei abbattuta ti conserverĂ² nel mio cuore”. Il giallo nei ricordi e nei disegni è un giallo nei tanti toni del sole e intorno alle scuola, siepi, alberi, fiori e dichiarazioni d’amore “non ti dimenticherĂ² MAI”, e anche “un pezzo, un ricordo”. Compaiono nei disegni insieme alle immancabili finestre coi lavoretti dei bambini, coi fiori e le farfalle. Sono i segnali inequivocabili, insieme alle bandiere, che quell’edificio è una scuola. Nelle cartoline che hanno scritto i bambini c’è anche il possibile altro inizio: “Il giorno 27 aprile 2017 la nostra scuola, resa ormai inagibile dal terremoto è stata demolita: è stato un giorno triste…ma dopo la tempesta torna il sereno. E’ stato così anche per noi: ..la regione Friuli e altri benefattori che si sono impegnati a costruire una nuova scuola dell’ infanzia per il nostro paese”. E ancora “il giorno 6 maggio….è stata messa la prima pietra per la costruzione della nuova scuola, il progetto è giĂ pronto”. Come sarĂ ? “La nuova scuola verrĂ costruita in via Benedetto Costa, in uno spazio grande e aperto. Siamo sicuri che sarĂ grande, bellissima e soprattutto sicura e resistente di fronte alle forze della natura”.
Questo articolo nasce nell’ambito del progetto “Ripartiamo da te”, in collaborazione con Unimc e Istituto storico “Morbiducci” di Macerata (scopri di piĂ¹).