La sicurezza passa anche attraverso la cultura della prevenzione alle giovani generazioni. E’ lo slogan con cui si è chiusa la sesta edizione di Vigile Amico, il progetto promosso dal Comune e dalla polizia locale di Recanati unitamente agli istituti comprensivi “Badaloni” e “Gigli”. In piazza Giacomo Leopardi si è svolta una grande festa alla presenza di oltre 200 bimbi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia che nel corso dell’anno sono stati al centro delle lezioni proposte dai maestri in divisa. Ad accoglierli il personale del Comando di polizia locale di Recanati per chiudere in bellezza il percorso portato avanti nelle rispettive classi, il sindaco Francesco Fiordomo, l’assessore alle culture e pubblica istruzione Rita Soccio, il comandante Luigi Baldassarri e il dirigente scolastico Giuseppe Carestia. Tutti i bambini sono stati premiati per la loro attenta partecipazione con un gadget, per ricordarsi degli insegnamenti ricevuti in classe e nel corso dell’ultimo “laboratorio del rispetto delle regole” nella piazza centrale della città.
Con l’occasione sono stati trattati tutti gli argomenti illustrati durante l’anno scolastico quali il significato e l’importanza della segnaletica stradale e da cantiere, il ruolo delle segnalazioni luminose, la protezione civile ed il ruolo dei volontari, l’importanza degli attraversamenti pedonali e dei seggiolini in auto, i percorsi ciclabili ed i cartelli da seguire, i colori del semaforo ed il ruolo del vigile in strada. Grande l’entusiasmo quando i bimbi hanno invaso l’ufficio mobile della Polizia Locale curiosando tra le varie strumentazioni provando lampeggianti e sirene. La festa si è conclusa con la visione di tutti i lavoretti, disegni, poesie e foto che i piccoli alunni delle varie scuole hanno consegnato al personale della Polizia Locale, il quale ringrazia l’Amministrazione comunale e i dirigenti scolastici Carestia e Giri per aver compreso l’utilità e le nobili finalità del progetto Vigile Amico che oramai è divenuto una tradizionale attività di lavoro anche fuori dai banchi scolastici raccogliendo l’entusiasmo dei bambini, delle loro insegnanti e dei genitori.