Una gita a Ravenna nella città dei mosaici ha dato l’idea per suggellare un gemellaggio tra le scuole della città romagnola e quelle di Treia. Ci sarà un mosaico con l’albero della vita all’ingresso della nuova scuola che aprirà a maggio. Tutto nasce dalla solidarietà. Lo scorso 20 aprile la scuola “Egisto Paladini” di Treia ha ricevuto una delegazione del Comune di Ravenna che ha consegnato materiale didattico e tecnologico. Ricordiamo che la secondaria di I grado è inagibile fin dall’inizio dell’anno scolastico, e trasferita d’urgenza all’oratorio parrocchiale di Passo di Treia e in un container, ma sta rinascendo anche grazie a tanta generosità che ci viene da ogni parte d’Italia. “Il Comune di Ravenna ci ha adottato – ha spiegato il responsabile dei progetti Federico Teloni – e noi abbiamo ricambiato andando a trovarli con il viaggio d’istruzione il 12 aprile. Abbiamo visitato una città straordinaria, patrimonio mondiale Unesco, e le guide, che hanno offerto gratuitamente il loro servizio, ci hanno fatto visitare gratis dei monumenti straordinari.
Nel corso della visita a Ravenna abbiamo anche incontrato gli amministratori del Comune e gli operatori della Protezione civile (Radio Club Mistral). Quando abbiamo saputo che il 20 aprile sarebbero arrivati a Treia con il loro carico di solidarietà, abbiamo cercato di prepararci al meglio, scrivendo due lettere di ringraziamento e realizzando un cartellone che abbiamo consegnato ai nostri benefattori a ricordo dell’incontro. Con i nostri insegnanti stiamo anche realizzando un grande mosaico che è composto anche di tasselli di macerie della nostra vecchia sede scolastica inagibile. Questo mosaico lo metteremo all’ingresso della nostra nuova scuola che il Comune di Treia, con un grande sforzo economico, ha preparato al Monastero della “Visitazione” (che noi treiesi abbiamo sempre chiamato Monastero di S. Chiara)”
La scuola sarà pronta a maggio. Intanto quella mattinata è stata ricco di emozioni. L’incontro con la delegazione di Ravenna c’è stato nell’aula container e Alessandro Tartarelli, sindaco del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, ha pronunciato un bel discorso pieno di speranza e ringraziamento: “In rappresentanza del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi ringrazio chi si è adoperato per raccogliere fondi e materiale per la nostra scuola e il Comune di Treia. A Ravenna abbiamo avuto l’opportunità di fare un viaggio d’istruzione indimenticabile. Abbiamo avuto, ancora una volta, la possibilità di toccare con mano la vostra generosità. Se pensiamo bene a come è fatto un mosaico, colpisce molto il fatto che, se ogni tassello si mette bene vicino all’altro, ognuno trova il proprio posto e si genera un’opera straordinaria, patrimonio dell’umanità. La vostra generosità è paragonabile al tassello di un mosaico che, in questo momento, sta aiutando i nostri tasselli treiesi a ricomporsi dopo il terremoto”.
Tartarelli ha spiegato poi il lavoro che stanno realizzando e che sarà collocato nella nuova scuola, un mosaico raffigurante l’albero della vita: “Concludo la mia breve riflessione con la parola “solidarietà” che deriva dalla parola francese solidarité. E’ un atteggiamento di amore e comprensione che si esprime in modo attivo e gratuito nei confronti di qualcuno che abbia bisogno di un aiuto. Quanta solidarietà chiede il mondo e quante situazioni si potrebbero risolvere se ognuno di noi si mettesse in ascolto dei bisogni degli altri che gli stanno accanto. Voi lo avete fatto, avete ascoltato e agito nei confronti dei nostri bisogni. Grazie a tutti”.
Dopo l’accoglienza i ragazzi hanno letto un’altra lettera, scritta dagli alunni di una classe che tutto l’anno scolastico, l’ha passato nel container e un cartellone realizzato insieme all’insegnante di Arte e immagine che raffigura Treia e Ravenna. Poi scambi di doni e la visita a utti i plessi della Paladini, alla Scuola dell’infanzia e alla scuola primaria di Passo di Treia, le bambine e i bambini hanno regalato tanto affetto ed espresso ringraziamento con canzoni e scritture. Dopo il passaggio al monastero della “Visitazione” dove c’era già stipato tutto il materiale donato l’amicizia si è consolidata nel corso del pranzo che è stato offerto dai frati del Santuario del SS. Crocifisso.
“Grazie quindi a Ravenna che ci ha adottato, – conclude Teloni – ma come diciamo sempre da un po’ di tempo a questa parte, la solidarietà deve essere contagiosa. Noi, che in questo momento stiamo ricevendo tanta solidarietà, siamo chiamati subito ad essere, a nostra volta, solidali con chi sta in difficoltà. Da questi esempi di solidarietà deve nascere altra solidarietà. Solo in questo percorso riusciremo a costruire una società migliore, dove tra qualche anno saremo dei veri protagonisti”.