Il 4 dicembre gli italiani dovranno votare la riforma della Costituzione proposta dall’attuale governo Renzi. E’ una riforma molto importante che potrebbe cambiare per sempre il futuro dell’Italia, molto delicata e, naturalmente, discussa. I politici stanno dibattendo già da mesi, la televisione ne parla tanto e i giornali ne scrivono quasi ogni giorno. Chi è a favore del Sì si preoccupa di far fare brutta figura a chi sostiene il No. Chi vuole il No invece cerca di fare di tutto per rovinare i piani del Sì. In mezzo a tutta questa confusione è davvero difficile capirci qualcosa. Per questo è importante comprendere alcune parole chiave che possono guidarci nei prossimi mesi quando sentiremo i dibattiti a casa, in televisione o per strada.
COSTITUZIONE – La Costituzione italiana (anche detta carta costituzionale) è il documento in assoluto più importante che regola la vita del nostro Paese. La Costituzione decide su tutto: sulla scuola, sul lavoro, sui diritti delle persone, su ciò che si può o non si può fare. E’ la base da cui derivano tutte le nostre leggi. E’ entrata in vigore il primo gennaio del 1948 ed è stata scritta in circa un anno e mezzo dall‘Assemblea Costituente, un insieme di esperti provenienti da ogni partito politico. Questo perchè la Costituzione appartiene a tutti i cittadini e deve rappresentare tutti, anche le minoranze e quelli con le idee più particolari o inusuali. La Costituzione non deve escludere nessuno. La nostra Costituzione italiana è considerata molto ben fatta tanto che anche il famoso attore Roberto Benigni ha fatto uno spettacolo intitolato “La più bella del mondo” in cui decantava i pregi della nostra carta costituzionale. E’ talmente importante che stabilisce anche che non può essere assolutamente cambiata da nessuno se non con un complesso e difficile percorso istituzionale (Se sei curioso guarda l’articolo 138). Il percorso ora è quasi concluso ma i politici devono chiedere agli italiani se sono d’accordo, per questo il 4 dicembre si farà quello che si chiama un Referendum costituzionale confermativo.
REFERENDUM – La seconda cosa da sapere è che cosa è un referendum. Se ci segui da un po’ ti ricorderai di questa parola per le trivelle nel mar Adriatico. Anche in quel caso in Italia è stato fatto un referendum (leggi l’articolo). Si tratta di un particolare tipo di votazione in cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi direttamente. Normalmente il nostro sistema prevederebbe che gli italiani scelgano i propri rappresentanti con le elezioni, questi poi fanno le leggi. Il popolo non può votare direttamente perchè sarebbe troppo complesso raccogliere 56 milioni di voti. Per questo il nostro sistema politico si basa sulla rappresentanza, ci sono cioè dei politici che appunto rappresentano (o per lo meno dovrebbero rappresentare) le idee del popolo. Per cambiare la Costituzione però è necessario un referendum perchè è troppo importante ed è giusto che i cittadini si esprimano direttamente, senza l’interferenza dei politici. Una volta che si saprà il risultato del Referendum questo sarà definitivo e non potrà più essere rivotato. Se vince il Sì sarà sì, se vince il No sarà no.
Per semplificare il governo Renzi sta cercando di fare una serie di riforme. Per poterle fare però bisogna cambiare alcuni punti della Costituzione. Dopo aver spiegato le sue idee il governo ha bisogno (per legge) del parere diretto dei cittadini. Questi si esprimeranno attraverso il referendum con un Sì o con un No. Se vincerà il No le riforme proposte da Renzi saranno bocciate e tutto resterà così come è ora. Se vincerà il Sì invece il governo potrà attuare le riforme e cambiare così la Costituzione.
Ma esattamente il Sì e il No a che cosa si riferiscono?
Calma, questa è solo a prima puntata! Ne abbiamo di tempo prima di arrivare al 4 dicembre, continua a seguirci e ti spiegheremo tutto passo per passo.