di Alberto Cicarè, presidente dell’associazione Ciclo Stile e membro del comitato Spiazzati!
Lo avete notato anche voi? A Macerata non ci sono più bambini. Non ci vedete giocare a pallone su piazzali e campetti, non ci vedete costruire una capanna, non ci vedete confabulare all’ombra di un albero immaginando una vita da miss o da soldato.I bambini non gridano più, e i vecchietti non hanno più niente di cui lamentarsi.
Ci vedete la mattina buttati fuori dalle auto di mamma e papà, che ci inghiottono di nuovo all’ora d’uscita dalla scuola. Usciamo di nuovo quando i nonni ci portano agli allenamenti di calcio o di danza, e poi di nuovo a casa. Fine. Ve la prendete con la televisione e i cellulari, è colpa loro se noi bambini ce ne stiamo tutto il giorno rinchiusi dentro casa, fissi davanti a uno schermo, grande o piccolo che sia. A vivere una realtà virtuale, subendo le immagini, giocando in solitudine con i crampi ai polpastrelli, sempre in contatto con le chat ma impossibilitati a incontrarci, a parlarci.
Ve la prendete con televisione e cellulari ma sapete che la colpa è vostra, che avete costruito una città a uso e consumo di voi grandi, di chi lavora e consuma. Cosa pretendete? Ci dite di non uscire di casa perché le strade sono pericolose, ci sono le automobili, solo che quando salite in macchina siete voi ad avere sempre fretta; ci dite che la città è pericolosa, ma se noi bambini fossimo in tanti quali pericoli ci sarebbero? Ci accompagnate ai giardinetti, dove c’è l’altalena e lo scivolo, ma dopo un po’ ci stufiamo perché a noi piacerebbe esplorare, costruire, scavare e demolire. Non ce ne rendiamo conto, ormai siamo abituati alla solitudine delle nostre case, ma ci piacerebbe poter uscire di casa senza essere accompagnati, incontrarci con gli amici nei cortili, nelle piazzette e ai giardini. Ci piacerebbe fare qualche avventura da ricordare anche quando saremo grandi, sporcarci un po’, ridere e gridare alla faccia dei vecchietti. Forse potremmo capire meglio anche quali sono i limiti da non superare, saperci regolare e difendere.
Invece che un giardinetto con uno scivolo e un’altalena ogni cento metri, costruite nel quartiere una bella zona verde dove poter correre a perdifiato, nascondersi, sdraiarsi. E soprattutto, fateci stare da soli. Le nostre mamme sarebbero più sicure se potessimo uscire di casa per andare a giocare passando lungo strade dove un automobilista non può dire: “non l’ho visto”, perché se vai piano i bambini che attraversano la strada eccome se li vedi. Quindi rallentate il traffico nei nostri quartieri. Correte pure lungo le strade di scorrimento, ma andate piano quando entrate nelle nostre isole. Se queste strade fossero piene di bambini, anziani, persone che vanno a fare la spesa a piedi, sarebbero più belle e sicure, e non sareste spaventati per la presenza di tutte quelle persone con la pelle più scura: adesso sono loro gli unici che escono di casa. Se la mattina potessimo andare a scuola a piedi arriveremmo un po’ più svegli, soprattutto col freddo d’inverno, e tornando a casa potremmo metterci d’accordo sul da farsi nel pomeriggio. Fateci giocare, lo facciamo anche per voi.