di Federica Nardi
(Foto e video di Andrea Petinari)
Se vedete un incendio o se qualcosa va storto in casa (ad esempio qualche presa fa un po’ troppe scintille o esce fumo dal televisore o qualcosa prende fuoco) c’è un numero che i vostri genitori (o voi, se siete da soli) devono chiamare per evitare ogni pericolo: il 115. Questa una delle cose che i piccoli della sezione B della scuola per l’infanzia Rosa Agazzi di Macerata hanno imparato lunedì scorso nella caserma dei vigili del fuoco di Macerata. Una mattina piena di emozioni per i 17 alunni che sono stati accompagnati alla scoperta della caserma dai vigili Alberto Mercuri, Francesco Monti e dal caposquadra Domenico Pazzelli.
Prima i vigili hanno mostrato, con l’aiuto dei loro colleghi della caserma, come si usano la scala “italiana” (che ha quattro pezzi che si montano uno sopra l’altro per arrivare fino in cima ai palazzi) e la scala “a gancio”, che invece si aggancia sui davanzali, così il vigile che deve salire può entrare in casa dalla finestra aperta, tirarla su e riagganciarla al piano di sopra. Subito dopo un tour tra tutti i mezzi a disposizione dei vigili per aiutare le persone e per spegnere gli incendi: c’è il mezzo “anfibio” (metà barca e metà camionetta), che può entrare in mare se le acque sono tranquille, le tende della task force di vigili pronta a partire per tutta Italia in caso di emergenza, un container che contiene una cucina completa da spostare, ad esempio, in una zona dove le persone hanno perso la casa per un terremoto o un’alluvione e hanno bisogno di qualcuno che cucini per loro e le loro famiglie. E poi c’è il camion. Proprio quello che sfreccia per le strade a sirene spiegate ogni volta che qualcuno chiama il 115 per un’emergenza. I vigili hanno mostrato agli alunni come lavorano, accendendo un fuoco in un bidone e simulando un intervento tra le grida e gli applausi di bimbi e insegnanti. Il momento più emozionante per i bambini è stato vedere una ad una le loro maestre (le avventurose Sabrina Ciarrocchi, Michela Forconi e Katia Rossi) salire verso il cielo sulla scala mobile dei pompieri. Da lì si vede tutta Macerata e anche più lontano.
VIGILI E SCUOLA, UN IMPEGNO TUTTO L’ANNO – A spiegare cosa fanno i vigili per educare le nuove generazioni sono il comandante provinciale Achille Cipriani e il vicecomandante Mirko Mattiacci. «L’aspetto educativo è nella cultura dei vigili del fuoco – dice Cipriani – Le nostre attività si concentrano nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie e sono un veicolo di cultura anche per i familiari». Sul sito web del vigili del fuoco c’è un’intera sezione dedicata ai bambini e ai genitori, con spiegazioni, cartoni animati e giochi . A Macerata invece sono tre le attività formative portate avanti dai vigili, come spiega il vicecomandante Mirko Mattiacci: «Ci sono le visite in caserma rivolte a asilo e elementari. I bambini toccano con mano le attività dei vigili. Poi abbiamo a disposizione un dvd per il progetto “Ambiente sicuro infanzia” che portiamo nelle scuole della provincia grazie all’impegno dell’associazione nazionale dei vigili in congedo. Da gennaio abbiamo organizzato 46 incontri nelle scuole per un totale di 2157 bambini». Il dvd è stato realizzato anche con l’aiuto di uno staff di medici, «si tratta di storie costruite per insegnare ai più piccoli la sicurezza in casa. A scuola i vigili spiegano in modo semplice i concetti della prevenzione». Per le elementari c’è invece un opuscolo, “La sicurezza a portata di mano”, realizzato in collaborazione con l’Inail.
Il libricino illustra stanza per stanza con immagini e spiegazioni sintetiche i pericoli da evitare e come comportarsi in caso di incendio o di altre emergenze. L’attività che i bambini amano di più però è certamente “Pompieropoli” (che dopo aver fatto tappa a San Ginesio nel mese di maggio, sarà il 29 luglio a Porto Recanati e a settembre a Montelupone). «È il Comune che fa richiesta e noi organizziamo tutto con persone libere dal servizio o vigili i pensione. I bambini vengono coinvolti in arrampicate, possono spegnere un piccolo incendio, usare la teleferica. È un modo di educare alla sicurezza tramite un percorso a ostacoli che aiuta i piccoli a superare le paure e a capire le difficoltà. Diventano pompieri per un giorno».