di Elisabetta Pugliese
Le parole hanno il potere di unire chiunque, perché esprimono emozioni, sensazioni, sentimenti, in qualche modo sono una parte di noi che emerge e si imprime sulla carta in modo indelebile. Vittorio, alunno della quinta elementare della scuola di Appignano ha pensato bene di scrivere una poesia ma non un qualunque componimento. Ha deciso di utilizzare la lettera V, iniziale del suo nome, per accomunare i protagonisti del suo testo e attraverso le parole si è descritto come un prode guerriero con una missione molto importante: sconfiggere questo microbo che ci impedisce di abbracciarci e ci fa stare tutti in casa. E lui ce lo ricorda, che bisogna rispettare le regole, che anche se distanti siamo tutti uniti e che per fermare questo nemico invisibile, è necessario non uscire. In questo modo, Vittorio ne è sicuro, riuscirà a battere questo virus e tutti torneremo di nuovo a giocare insieme.
Questa è la poesia che ha scritto:
Bravissimo e grandioso il nostro amico Vittorio