(Foto Fabio Falcioni)
«Mamma, non voglio che la spara». Il grido disperato di Marco si è levato tra il pubblico di bambini e bambine quando Don Josè ha puntato la sua pistola verso Carmen. E in effetti in Carmensita, lo spettacolo proposto ieri sera all’Orto dei pensatori, durante la Notte dell’Opera a Macerata, la protagonista si salva, differentemente da quanto accade nell’opera originale.
Ma l’urlo di Marco che chiede di salvare Carmen la dice lunga su quanto lo spettacolo è stato avvincente e ha saputo accogliere i piccoli spettatori che per più di un’ora hanno seguito come ipnotizzati le vicende della zingara che lavora nella fabbrica di sigari, di don José, del torero Escarmillo, del suo toro Ferdinando e c’è persino George Bizet che, grazie alla provvidenziale presenza di un pianista che si esprime solo a suoni e gesti, riesce a creare la favolosa opera.
il tutto in un passaggio continuo, fluido e naturale tra personaggi in carne e ossa e loro rispettivi burattini. E non è mancato il coinvolgimento del pubblico chiamato a intonare il “Coro dei monelli” per richiamare i familiari di Carmen dalle montagne. Il tutto naturalmente con la colonna sonora delle arie più famose.
Uno spettacolo curatissimo prodotto da teatro Aslico che, dopo l’esordio di ieri sera, si appresta a girare la provincia. A partire da Civitanova (2 agosto alle 11 al CuoreAdriatico), per poi arrivare in montagna a Pievebovigliana, (Valfornace, Parco Girolamo Varnelli, sabato 3 agosto, ore 11) e a Sarnano (Istituto Giacomo Leopardi, sabato 3 agosto ore 17). Appuntamenti questi ultimi due in collaborazione con RisorgiMarche.