di Francesca Urbani
Chissà se l’eccessiva secchezza del lago di Pilato, che sembra comunque aver salvato il chirocefalo del Marchesoni, avrà fatto spostare un altro animaletto, l’arvicola, che popola il Parco nazionale dei Sibillini e la cui presenza è stata confermata a settembre di due anni fa dall’ente parco? Cos’è mi chiederai: è un topo, o meglio, un roditore della famiglia dei cricetidi e il suo nome scientifico è Chionomys nivalis. Questo animale ha un manto grigiastro sopra e bianco sulla pancia, il muso da topo e una caratteristica atipica la coda molto lunga, da 5 fino a 7 centimetri circa, e il corpo dalla testa al sedere di circa 14 cm e delle zampe posteriori abbastanza lunghe, orecchie piccole e musetto appuntito come li conosciamo nei “topetti”. Si nutre di fiori, arbusti, parti verdi delle piante e mirtilli per questo, forse, ma vivere in aree prative, e affioramenti rocciosi, qui, nel nostro parco è stata avvistata nei ghiaioni del lago di Pilato, probabilmente al crepuscolo o di notte col suo andare rapido e “scattoso”, questi sono i due momenti del giorno in cui ama uscire allo scoperto. Scava tane sotterranee in cui ripararsi quando arrivano il freddo e la neve dove può trovare cibo. Attenzione, quindi, se amate andare in montagna ad attraversare i ghiaioni: sono la loro casa!