Stop all’inquinamento dalla produzione di energia. Dai monti al mare si rincorrono le idee per ottenere energia pulita utilizzando materiale di scarto o fonti rinnovabili come il sole o il movimento del vento.
A San Severino nascerà il primo impianto a biomasse della provincia per produrre energia pulita dagli scarti di legno e materiale vegetale. Il principio è quello usato fino a non molti anni fa dai carbonai (i carbonà in dialetto) che facevano la cotta di legna da cui ricavare il carbone vegetale. Il nuovo impianto, costruito in pieno rispetto dell’ambiente, sorgerà in aperta campagna in località Marciano, lungo la strada che conduce a Cingoli.
All’interno di un capannone di circa duecento metri quadrati ci sarà un impianto (detto di cogenerazione), da cui uscirà gas che alimenterà un generatore di energia elettrica della potenza di 200 kw. L’energia prodotta, pulita al 100%, verrà rivenduta sul mercato. Ad alimentare l’impianto saranno gli scarti del legno della gestione dei boschi. Il materiale verrà ridotto in parti grandi tra i tre ed i cinque centimetri (più o meno come una patatina fritta) e sottoposte a procedimento di pirogassificazione. In pratica i piccoli pezzetti di legno vengono fatti bruciare a temperature di oltre 700°. In questo modo il carbonio contenuto nel legno si tramuta in monossido di carbonio, idrogeno e altri composti gassosi che servono da combustibile per generare energia elettrica. Nessun rischio inquinamento. Il materiale con cui sarà alimentata la centrale verrà dalla ripulitura dei boschi e delle pinete per evitare la propagazione di incendi. Anche il legno ricavato dalla ripulitura degli argini dei fiumi finirà nella macchina, in totale circa 200 tonnellate l’anno, grosso modo come la quantità di legna tagliata in un anno da un boscaiolo.
Dai monti al mare per un’altra bella idea sull’energia proveniente da fonti rinnovabili. Ombrelloni da spiaggia con pannelli fotovoltaici e dispositivi in grado di trasformare l’energia cinetica derivante dalle corse e dalle camminate sulla pista ciclabile in energia elettrica e mini impianti eolici da installare sui lampioni. E’ il progetto che hanno in mente Civitanova e Porto Sant’Elpidio. I due Comuni hanno firmato un progetto da inviare alla commissione europea e ricevere fondi da utilizzare per le energie alternative. I partner del progetto sono l’Università Politecnica di Ancona che ha brevettato un nuovo sistema per la produzione di energia elettrica, la società civitanovese Enerlab che propone dei dispositivi da installare lungo le vie pedonabili o ciclabili e l’università di Camerino che ha il compito di strutturare l’inserimento di questi dispositivi sulla pista ciclabile.