Tra il fantastico e il reale, i bambini e le bambine di Camporotondo, in occasione dei festeggiamenti per il 25 Aprile, hanno interpretato il terremoto ridimensionandolo al passato e guardando al futuro.
Nell’occasione è tornato completamente fruibile il centro storico per la tradizionale festa del patrono San Marco che si affianca a quella nazionale della Liberazione.
Dopo la messa solenne nella ripristinata chiesa di San Marco e la tradizionale benedizione dei mezzi agricoli, i bambini della scuola materna e primaria si sono esibiti in uno spettacolo emozionante. Grande lavoro per le maestre e le operatrici didattiche del doposcuola, ma grande soddisfazione per i genitori, la preside dell’istituto comprensivo Simone De Magistris Fabiola Scagnetti, l’amministrazione comunale e i cittadini tutti. Allestita inoltre una mostra dell’attività svolta durante l’anno scolastico, con protagonisti i Sibillini e il proprio Comune, raccontato dai “nonni” nelle sue tradizioni e feste del passato. Particolarmente toccanti le frasi dei bimbi riportate nel poster “Camporotondo nel Cuore”, dove con naturalezza e sincerità rispondevano alla domanda “mi piace Camporotondo perché…”.
Camporotondo di Fiastrone, piccolo comune di 600 abitanti, ha il 66% degli edifici inagibili e il 44% della popolazione sfollata. Tuttavia, la presenza dei cittadini, che hanno trovato una sistemazione in ambito comunale o nelle immediate vicinanze, permette di respirare una situazione di “quasi” normalità, con le attività commerciali e artigianali tutte ripristinate e frequentate. “La ricostruzione avrà tempi lunghi -afferma il sindaco Emanuele Tondi, – quindi abbiamo e stiamo cercando di organizzarci in modo di essere in grado di aspettare in maniera accettabile e dignitosa. Numerose sono le opere di messa in sicurezza realizzate e in corso di realizzazione, sia in centro storico che in periferia. Ora la priorità è rivolta alla riapertura completa della strada provinciale, una comunale e di una strada vicinale che ancora creano disagio e che purtroppo sono incorse in lungaggini burocratiche. Inoltre, stiamo seguendo la ristrutturazione degli edifici meno danneggiati e la realizzazione delle Sae (Soluzioni abitative di emergenza), questo permetterà a molti cittadini di tornare nelle proprie abitazioni, alle proprie abitudini e a situazioni abitative meno disagiate.”