Tema di italiano per i ritardatari. L’istituto tecnico Enico Mattei di Recanati ha varato una singolare iniziativa: un compito in classe di italiano per chiunque arrivi a scuola dopo il suono della campanella. L’idea della già contestata “circolare 64” è partita dal dirigente scolastico Giovanni Giri che però tiene a specificare: «Non si tratta di una punizione ma di una regola di formazione, quando si fa parte di un gruppo bisogna capire che le regole vanno rispettate».L’intento è ridurre i ritardi dei ragazzi, ogni giorno infatti una media di 20 studenti non è in classe all’inizio delle lezioni. E subito i frutti si sono visti, nel primo giorno di attuazione del provvedimento sono stati sei gli studenti che si sono seduti al banco per comporre il tema. «Ci limiteremo a questa materia – continua Giri – perchè permette una riflessione, di esprimere le proprie idee e il proprio punti di vista. Gli elaborati saranno poi valutati ma ancora non abbiamo deciso come, sentiremo anche il collegio dei docenti. La scuola è una comunità educativa, non c’è una sola persona che decide ma si promuove il dialogo».
Immediata la replica degli studenti, scontenti del provvedimento che definiscono addirittura “non a norma di legge” : «Il problema dei ritardi esiste ma rappresenta solo uno dei problemi della nostra scuola e dell’intero modello scolastico italiano – spiegano gli alunni – Chiediamo una discussione seria perchè pensiamo che la soluzione proposta dal preside non sia corretta. Pensiamo che la decisione sia sbagliata innanzitutto perché non è stato consultato il comitato studentesco, inoltre pensiamo che non sia educativa, poiché fa apparire un tema di italiano come una punizione e incentiva lo studente a non entrare a scuola quando è in ritardo per evitare di rovinare il profitto scolastico». A questo proposito anche il dirigente è in accordo con gli alunni: «Siamo in una fase di sperimentazione – conclude Giri – Se, come si spera, domani si tornerà a scuola dopo la grande nevicata, avremo la possibilità di discutere con gli studenti sull’applicazione della circolare 64. Siamo pronti ad accettare le loro proposte».