Un gruppo di studenti francesi del Liceo “Jean-François Millet” di Cherbourg-en-Cotentin, in mobilità Erasmus+ dal 5 all’11 ottobre, guidati dalle docenti Evelina Tollemer et Claire Fournier, è stato accolto dai corrispondenti dei Licei Linguistico e Scienze Umane di San Ginesio.
«Una settimana ricca di attività e incontri – scrive la scuola – li ha visti protagonisti insieme ai nostri studenti, con i quali collaborano al progetto Erasmus+ sull’importanza delle zone rurali e delle azioni sostenibili di rinascita dopo eventi negativi».
Ha dato avvio all’esperienza il caloroso benvenuto del dirigente scolastico Simone Cartuccia, che li ha incoraggiati a sentirsi parte integrante della nostra comunità educante. «Erasmus + offre ai giovani una preziosa opportunità di scambio culturale e di amicizia fra le varie culture europee- ha esordito il dirigente, evidenziando che – attraverso le nuove generazioni, la scuola ha il dovere di opporsi al sentimento dell’odio tra i popoli e di promuovere la cultura del dialogo e della solidarietà attraverso i valori della conoscenza e della condivisione».
Il dirigente, insieme ai docenti responsabili del progetto,Tiziana Alessandroni, Liliana Fondati, Sara Schiavone, Edith Orhan, ha poi coinvolto gli studenti in un momento musicale con esecuzione di entrambi gli inni nazionali, augurando loro di portare nel cuore il ricordo di questa esperienza come “occasione formativa ma anche interessante e divertente”. Gli hanno fatto eco gli studenti organizzando un simpatico benvenuto, al termine del quale sono tornati insieme a dedicarsi ai lavori del progetto comune. In tutti una motivazione resa ancora più forte dall’augurio conclusivo del dirigente, di vivere la mobilità Erasmus+ come «un piccolo grande contributo che può lasciare un segno importante in tutti i partecipanti. L’unica strada da seguire è infatti quella dell’apertura e della comunione, nel segno di un’Europa unita e pacifica».
Focus principale dell’esperienza, il lavoro di gruppo in presenza con gli studenti del Linguistico e delle Scienze Umane per sviluppare il progetto comune Erasmus+.
Per questo i “gemelli” francesi hanno anche avuto l’opportunità di scoprire il patrimonio culturale e naturalistico di San Ginesio, grazie agli studenti ciceroni del 5 Linguistico e di seguire un esempio reale di recupero del patrimonio artistico del borgo, il restauro della pala lignea nota come la “Battaglia della Fornarina” (datata 1463), all’interno di un laboratorio “trasparente” appositamente allestito nell’Auditorium di Sant’Agostino. Sempre in linea con le finalità del progetto, sono stati ricevuti dal Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, che hanno potuto intervistare sulle iniziative di valorizzazione post-sisma del borgo, ammirando inoltre il prestigioso riconoscimento “Best Tourism Villages by Unwto”, conferito a San Ginesio dall’Organizzazione Mondiale del Turismo dell’Onu.
La fase di ricerca e sperimentazione ha riguardato anche la visita del borgo di Sarnano: dal prezioso patrimonio artistico recuperato dopo il sisma e conservato nella Pinacoteca al paesaggio mozzafiato dei Monti Sibillini alle cascate. Le attività a Sarnano sono state guidate dalla professoressa Maura Ridolfi con la collaborazione degli altri docenti coinvolti nel progetto.
Evento conclusivo, l’incontro con il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli, alla presenza del Dirigente Scolastico Pro Tempore e dei docenti che hanno lavorato al progetto. Il presidente ha riservato ai ragazzi e alle ragazze una calorosa accoglienza e illustrato punti di forza e peculiarità del capoluogo di provincia e dei borghi rurali del territorio. Rispondendo alle loro domande, ha condiviso preziose riflessioni. Prima fra tutte, l’importanza di mettersi in gioco, lavorare insieme, come avviene appunto con la mobilità Erasmus+, preparandosi con la scuola perché tutto passa attraverso la cultura e perché sarà così che funzionerà il mondo del lavoro.
Studiare inoltre per saper sfruttare al meglio le enormi potenzialità delle risorse digitali oggi a disposizione dei giovani, non respingendo l’Ai ma governandola. E, oggi più che mai importante, imparare le lingue, varcare le frontiere, conoscere l’Ue e il mondo per rendersi conto della ricchezza dell’Italia e sviluppare poi idee per rivitalizzare i territori di provenienza. «Messaggi importanti – scrive la scuola – di fiducia e motivazione per i ragazzi in questo momento storico particolarmente difficile. Motivazione che li accompagnerà nel completamento del progetto comune.
Appuntamento quindi ad aprile per la mobilità Erasmus+ dei nostri ragazzi a Cherbourg».
Studenti francesi in Provincia «Lottate per raggiungere i vostri sogni»