Come gestire con consapevolezza le proprie emozioni e quelle del gruppo-classe? Come allenare la concentrazione degli alunni e delle alunne? Come portare in aula un clima non giudicante, di calma e serenità? Come placare inquietudine, stress e ansia? Queste alcune delle domande che spesso chi vive la scuola si pone quotidianamente.
Dare una risposta efficace sembra oltremodo urgente. Per questo il Convitto Nazionale Leopardi di Macerata ha voluto inoltrarsi in un progetto-pilota pioneristico nel suo genere, frutto della partnership con l’Università di Macerata .Si tratta di un iter formativo innovativo che coinvolge da una parte la psicologa e docente universitaria Anna Maria Mariani, ricercatrice Unimc, e dall’altra alunni, alunne, educatori e docenti di scuola primaria e secondaria di I grado del Convitto “Giacomo Leopardi”.
Il percorso è iniziato a ottobre per docenti ed educatori, nella palestra dello studentato del Convitto in via Piani, con sessioni di illustrazione e sperimentazione delle pratiche, condivisione di strumenti per riflettere e monitorare risultati, ma affonda le sue radici nella “Settimana dell’Inclusione” organizzata dall’Ateneo maceratese tra aprile e marzo 2023. «Prima di Natale- spiega la scuola – al termine del Corso, i docenti e gli educatori sono stati chiamati a “mettere in pratica” quanto appreso innestando con successo, tra studenti piacevolmente sorpresi, i primi semi di Mindfulness a scuola, su più livelli, iniziando con brevi sessioni di mezzora in alcune classi-pilota, alla presenza dell’esperta Anna Maria Mariani, e sperimentando la Mindful Eating con gli educatori ad esempio durante la mensa o la merenda».
Il progetto vede la collaborazione del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e Turismo di cui fa parte il Centro di ricerca in Didattica, disabilità e inclusione, tecnologie educative (TIncTec), recentemente premiato a Lisbona nell’ambito dell’VIII Congresso Internazionale di Neuroscienze e apprendimento e coordinato dalla professoressa Catia Giaconi, prorettrice vicaria di Ateneo oltre che docente Unimc di Didattica e pedagogia speciale.
«Il protocollo Mi.Te. Mindful Teaching, ispirato alla Mindfulness, è una pratica meditativa ed educativa sviluppata negli USA dal professor Jon Kabat-Zinn (University of Massachusetts) e molto diffusa in ambito anglosassone – ricorda Anna Maria Mariani – Con il termine Mindfulness si intende la consapevolezza del momento presente, il “qui e ora”, osservato con curiosità e assenza di giudizio, attraverso semplici pratiche formali e informali dal nome suggestivo (come “il sassolino delle intenzioni”, “meditazione del giardino segreto”, “della montagna”, “della gentilezza amorevole”, ecc.) basate su attenzione a respiro, silenzio e riconoscimento delle emozioni, gratitudine, gentilezza e accettazione verso se stessi e gli altri».
«Viva la soddisfazione – scrive la scuola – della dirigente scolastica Roberta Ciampechini, che ringrazia il rettore dell’Università di Macerata John McCourt e il Dipartimento di Scienze e Formazione per la professionalità e la cura con cui hanno tessuto questo progetto.
Si congratula con la professoressa Barbara Fausti, vicepreside e referente per la scuola del percorso Mindful Teaching. La dirigente sottolinea inoltre lo spessore scientifico che dà solidità all’innesto della Mindfulness nella didattica: le neuroscienze dimostrano infatti che l’interiorizzazione di pratiche connesse alla meditazione rafforzi le connessioni neurali nella parte frontale del cervello deputata alla memoria e alla risoluzione dei problemi, aumenti negli studenti la capacità gestire emozioni e concentrazione, riducendo il rimuginio delle preoccupazioni, arginando la distrazione e fornendo strumenti che aiutano ad affrontare momenti stressanti come test ed esami. Inclusività e sostenibilità sono ulteriori aspetti che impreziosiscono il percorso e ne rafforzano le potenzialità; la Mindfulness, infatti, propone attività semplici che possono essere gestite da ciascuno in base alle proprie caratteristiche e affinità, ascoltando i propri bisogni nel momento presente, il tutto ritmato dall’aspetto più essenziale che caratterizza l’essere umano: il respiro.
La referente Fausti ricorda infine come tale progetto si raccordi con altre iniziative già poste in essere dalla scuola, come il Progetto Family Point ATS 15, con il ciclo di interventi di una psicologa specializzata che coinvolgono anche le emozioni in rapporto ad hard/soft skills, i laboratori artistici del Progetto Red dedicati alla sensibilizzazione contro la violenza di genere, la sistemazione dell’Aula Verde nelle pertinenze della scuola per consentire lezioni en plein air, o ancora la partecipazione del Convitto al Concorso fantasy “Scrittori di classe”, quest’anno incentrato proprio sulle emozioni primarie, con una serie di webinar a corredo per gli insegnanti aderenti, organizzati ad hoc dall’Università di Firenze. L’obiettivo è ora quello di portare avanti le buone pratiche connesse alla Mindfulness nella didattica quotidiana».
Dirigente scolastica, insegnanti ed educatori saranno lieti di presentare la ricca proposta formativa del Convitto, unica realtà nel suo genere a livello regionale, sabato 13 e domenica 21, a partire dalle ore 16.30, in occasione degli Open Day di gennaio.
È sicuramente una pratica indispensabile ,ci aiuta a vivere meglio e portare dentro di noi la vera e grande SERENITA
Grazie, grazie, grazie! Sono fisioterapista /counselor. Sono un’umana che si prende cura di umani riconoscendo e rispettando la loro capacità attualizzante. Credo nella Mindfulness iniziata sin da piccini per mantenere e far crescere la corretta postura espressione del ben-essere interiore con la quale veniamo al mondo! Accolgo così i miei pazienti. Attraverso la consapevolezza dei propri bisogni e risorse, la terapia richiede meno tempo e da`un risultato più duraturo perché scritto nel corpo e nella sfera emozionale. Vorrei tanto che la vostra esperienza diventasse opportunità per tutti. Grazie