«La paura ci protegge,
non va eliminata»

«La paura ci protegge,
non va eliminata»

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RECANATI – La professoressa Unimc Paola Nicolini spiega come approfittare di Halloween per confrontarsi con le proprie emozioni. Giocare con le paure è la proposta del gruppo di Unimc Considerazioni con i laboratori di martedì 31 ottobre nel loggiato del palazzo comunale

halloween-3Riflessioni sulle paure, la geografia delle emozioni e giochi e creazioni paurose. Sono questi i contenuti dei laboratori di Philosophy per Halloween. Si svolgeranno a Recanati, nel loggiato del palazzo comunale in piazza Leopardi nel pomeriggio di martedì 31 ottobre. Sono laboratori di filosofia pensati dal gruppo Considerazioni di Unimc come occasione per esplorare ed esorcizzare i timori e le possibili sensazioni spiacevoli collegate ad Halloween, ai suoi personaggi e al tema della paura nel contesto socializzato della piazza e nel clima divertente della festa.

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Paola Nicolini

Che ruolo ha la paura? Lo spiega la professoressa Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e  psicologia dell’educazione a Unimc. «Halloween è una celebrazione di origine celtica simile alla più nostrana commemorazione dei Morti, con tratti a volte molto più macabri, a volte funerei e a volte spiritistici. Fatto sta che questa “festa” si è fatta strada nella nostra cultura, con il suo seguito di zucche e fantasmi, streghette e pipistrelli. Tanto vale quindi farci i conti e adoperare nel modo più formativo possibile l’evento, per affrontare tematiche che spesso nell’interazione scolastica e educativa restano ai margini, se non proprio estromesse. Quale occasione migliore dunque per confrontarsi con le proprie paure? Con i “mostri” che sono fuori e anche dentro di noi? È quello che il gruppo Consider-Azioni dell’Università di Macerata propone: “giocare” con le proprie paure, individuandole, dando loro un nome, addirittura mappandole per tenerle ben presenti, incontrandole e realizzandone le fattezze con la costruzione di pupazzi orribili e di mostricciattoli, perché la paura è un tratto che ereditiamo con il nostro Dna e ha la funzione di proteggerci da possibili nemici e dai pericoli, motivo per cui non va eleminata come quando si dice a bambini e bambine “Non c’è nulla di cui aver paura!” o “Di cosa hai paura! Mica sei piccolo/a!”. La proposta è, al contrario, di ricercare quel che ci fa paura nella nostra esperienza quotidiana, dialogando con la paura, per comprenderla, farle spazio nella nostra interiorità e pacificarci con la sua benefica presenza».

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