Si è conclusa ieri la XX rassegna Teatro della Scuola del comune di Civitanova. Nel teatro Annibal Caro, da martedì 6 a venerdì 9, si sono esibiti circa 250 bambini tra gli 8 e 10 anni, provenienti da tutti e quattro gli istituti comprensivi di Civitanova. «Un rientro significativo che festeggia la ripresa di questa importante attività con la ventesima edizione- dichiara l’assessora Barbara Capponi- Crediamo fortemente nel teatro come leva potente per detonare talenti non ancora emersi, e per offrire a tutti i bambini la medesima possibilità: calcare il palco rende ugualmente protagonisti, declinando concretamente quella mentalità di “tutti diversamente capaci” in cui crediamo fortemente. Ringrazio la coordinatrice, gli insegnanti, gli esperti e tutti coloro che hanno attivamente collaborato con entusiasmo e creatività nel mettere in piedi il progetto, e faccio i miei complimenti ai piccoli attori , di cui siamo molto orgogliosi come comunità. Con semplicità hanno saputo commuovere, emozionare e fare riflettere, e ci ricordano sempre quanto gli adulti abbiano da imparare dai piccoli».
La rassegna del teatro della scuola, fortemente voluta dall’ assessorato ai servizi educativi e formativi e in linea con la progettualità Civitanova città con l’infanzia, si rivolge a tutti gli istituti comprensivi della città, i quali quest’anno hanno autonomamente individuato le classi partecipanti. Si è dimostrata ancora una volta un momento significativo di crescita, di confronto e di unione per i bambini che hanno potuto mettere in scena la loro versione del tema indicato dall’assessorato: “Io ho un sogno”. Grazie alla collaborazione tra amministrazione, dirigenti ed insegnanti, i genitori hanno nuovamente potuto vedere i loro figli impegnarsi per la riuscita di un progetto nel quale tutti hanno messo il cuore. Si sono avvicendati sul palco da martedì 6 a venerdì 9 l’istituto comprensivo via Ugo Bassi con “Il reality degli elementi”, Sant’Agostino con “Il mondo che vorrei”, via Tacito con “Una fiaba da sogno” e via Regina Elena con “Arte per i cuori”. Conclude Vanessa Spernanzoni, coordinatrice del progetto «Ho apprezzato molto l’impegno che l’assessora ha impiegato a ripartire con il progetto della rassegna teatrale pur in mezzo a mille difficoltà, perché credo profondamente nel mezzo espressivo del teatro come forma di consapevolezza e autodeterminazione. I bambini imparano a rispettare gli altri e a collaborare con tutti».