domenica, Novembre 17, 2024

“Be your hero” al Bonifazi,
quattro giorni di allenamento
fisico e mentale

RECANATI - Dall’8 all’11 maggio 30 studenti e studentesse delle classi 1C e 2C dell’istituto superiore parteciperanno all'iniziativa

 

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Una passata edizione dell’iniziativa

Dall’8 all’11 maggio trenta studenti e studentesse delle classi 1C e 2C dell’istituto di istruzione superiore Bonifazi di Recanati parteciperanno a Be Your Hero, un percorso di allenamento interattivo fisico e mentale per sviluppare empatia verso gli altri, curiosità verso l’ignoto, una maggiore consapevolezza e un solido senso di sicurezza interiore.

Ideato e curato dall’organizzazione culturale Sineglossa, in collaborazione con l’associazione sportiva Academy Umbria, il progetto Be Your Hero Sport & Life Skills, dopo una prima edizione a Corinaldo nel 2021, arriva nel centro storico di Recanati grazie alla volontà dell’assessora alle Culture Rita Soccio. Per quattro giorni i e le partecipanti sperimenteranno una innovativa metodologia formativa che combina allenamento fisico e educazione alle competenze trasversali.

La collaborazione tra Sineglossa e il Comune è iniziata ormai due anni fa in occasione di Educare alla felicità, un progetto in cui la riflessione di ragazze e ragazzi su di sé e sul mondo in cui vivono era stimolata dal linguaggio empatico e creativo dell’arte.

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Rita Soccio

«Siamo felici di collaborare ancora una volta con Sineglossa per un progetto che coinvolge le scuole – dichiara l’assessora alle Culture Rita Soccio, coordinatrice della Rete del welfare culturale Marche -. Nella prima edizione ci siamo focalizzati sulla cultura come cura, un progetto di welfare culturale per le studentesse e studenti alle prese con le restrizioni dettate dalla pandemia cercando di far emergere le soft skills attraverso le attività artistiche. Anche in questo progetto vogliamo aiutare e far emergere le potenzialità a volte nascoste degli adolescenti, attraverso attività che vanno al di là della normale didattica. Desideriamo ringraziare la dirigente Annamaria Marcantonelli e la coordinatrice Valentina Carboni dell’istituto Bonifazi per aver accolto questo progetto dimostrando apertura verso progetti innovativi e all’avanguardia come la recente caratterizzazione della sezione dei servizi sociali su “Arte e cultura per il benessere e la salute” con cui collaboriamo come Rete del welfare Culturale».

«Educare gli e le adolescenti alle life skills significa prepararli alla vita adulta, rispetto al loro futuro di studio e professionale, ma soprattutto rispetto al loro futuro di individui e cittadini consapevoli – ha aggiunto Alessia Tripaldi, coordinatrice e ideatrice della metodologia di Be Your Hero, formatrice certificata e scrittrice -. Dopo la prima edizione pilota, progettata insieme a un’amministrazione pubblica e alle scuole, il format Be Your Hero torna quest’anno sia a Recanati, nelle Marche, che a Giffoni Valle Piana, grazie al progetto Bella storia. La tua di Fondazione Unipolis per l’empowerment di cinquanta giovani di Calabria e Campania. Sono due esempi di come nuove partnership strategiche tra terzo settore, amministrazioni locali e istituti scolastici possano potenziare il valore offerto dagli enti di formazione istituzionale, da una parte, e didattica informale dall’altra. Due percorsi che devono sempre di più intrecciarsi, integrando le competenze curriculari alle capacità trasversali e relazionali dei ragazzi».

Il progetto prevede inoltre una fase di monitoraggio dei risultati, sia a conclusione dei quattro giorni di laboratorio, che a distanza di un anno, per valutare l’impatto dell’attività formativa nei e nelle partecipanti. «A distanza di un anno – ha aggiunto Alessia Tripaldi – abbiamo ricontattato le quarantadue studentesse e studenti che avevano preso parte all’edizione pilota di Be Your Hero, a Corinaldo. Abbiamo scoperto che il 75% di loro vorrebbe rifare l’esperienza, se ne avesse la possibilità, e il 100% ricorda ancora quale superpotere ha conquistato alla fine del Campus».

La componente sportiva della metodologia si basa sull’Add (Art du déplacement), la disciplina che consiste nell’eseguire un percorso naturale o urbano superando qualsiasi genere di ostacolo attraverso corsa, salti, equilibrio, arrampicate, con la maggiore efficienza e semplicità di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante. «Si impara a valutare i pericoli e ad affrontare gli ostacoli gestendo la paura e lo stress – ha spiegato Laurent Piemontesi, trainer internazionale responsabile dell’allenamento fisico, già consulente ed allenatore per il Cirque du Soleil -. In poche parole si diventa più consapevoli delle proprie capacità e si cerca sempre di migliorare le proprie prestazioni non imitando sequenze stabilite, ma inventando un proprio stile».

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