venerdì, Novembre 22, 2024

Alfiere della Repubblica
e campione di filosofia:
Riccardo Amicuzi alla finale nazionale

CIVITANOVA - L'istituto Da Vinci di Civitanova fa il tifo per lo studente del 3B scientifico che si è classificato primo nelle Marche

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Riccardo Amicuzi

Sarà Riccardo Amicuzi, studente del 3^B Scientifico dell’IIS Leonardo Da Vinci di Civitanova, a rappresentare le Marche alla 31esima edizione del Campionato di filosofia. Nominato alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella due anni fa, Riccardo ha recentemente approcciato questa materia. Dopo aver brillantemente superato la fase d’Istituto, Riccardo si è aggiudicato il primo posto anche alla selezione regionale che si è svolta il 16 marzo, in modalità on line, guadagnandosi più che meritatamente l’accesso alla finale nazionale dei Campionati di Filosofia che si terrà il prossimo 13 aprile. E ora tutto l’istituto fa il tifo per lui.
«Lo studente – scrive la scuola – che per la sessione d’Istituto aveva deciso di confrontarsi con i celebri versi dell’Endimione del poeta inglese John Keats -mettendo in dialogo Filosofia e Poesia – anche in questa occasione, ha scelto di cimentarsi con la traccia di ambito estetico che proponeva un testo di Immanuel Kant. Il risultato? Ancora una volta un saggio teoreticamente poderoso e stilisticamente raffinato.
Nonostante la sua giovane età, come un abile tessitore, Riccardo nel suo saggio ha saputo intrecciare con straordinaria perizia la trama della sua grazia stilistica e l’ordito del suo sublime pensiero. Prima di lasciare la parola a questo giovane filosofo in erba, vogliamo ricordare che anche gli altri studenti del nostro Istituto che hanno partecipato alla sessione regionale dei Campionati –Agnese Mattei, Daniele Iovene e Fulvia Nappa -si sono “piazzati ”molto bene e, come Riccardo, sono motivo di vanto e orgoglio per il dirigente Francesco Giacchetta e tutti i docenti del Da Vinci».

Riccardo, studi filosofia solo da qualche mese, cosa ti ha spinto a partecipare ai Campionati di Filosofia?
«Quando il docente di filosofia ci ha proposto tale iniziativa, ne sono rimasto subito colpito; nonostante avessi da poco cominciato il percorso di studi in questa materia, essa aveva già suscitato in me una curiosità mista ad ispirazione. La capacità dell’individuo di interrogarsi su questioni universali, di cogliere la meraviglia e la grandezza del tutto e di astrarla nel disegno di un’idea infonde in me una profonda fiducia nelle potenzialità della mente umana. Così, colto dalla volontà di mettermi in gioco in questa nuova, stimolante esperienza, ho voluto sperimentare in prima persona la vastità del ragionamento filosofico».

Sia nella selezione d’Istituto che in quella regionale hai optato per la traccia di ambito estetico. Solo un caso? Oppure l’estetica è una tua passione?
«L’estetica è un ambito filosofico capace di riunire e di generalizzare alcune tra le mie più grandi passioni. Nutro difatti un sincero trasporto per settori come la storia dell’arte, la bibliofilia, la melomania, il teatro e la poesia: in tal modo, attraverso la traccia relativa all’ambito estetico ho trovato l’opportunità di poter conciliare, alla riflessione argomentativa, elementi, spunti e citazioni derivanti da questi miei interessi. È gratificante, infatti, poter trattare di qualcosa che amiamo, capace di suscitare gioia e serenità: così, l’estetica, che si occupa proprio di riflettere su cos’è il bello e quali sono le sue caratteristiche, risulta essere la proposta a me più congeniale tra le varie tracce dei Campionati».

Hai raggiunto un grande traguardo, rappresenterai le Marche nella gara nazionale… Al di là dei risultati, consiglieresti ai tuoi coetanei di partecipare ai Campionati di Filosofia?
«L’opportunità dei Campionati, offertaci dal dipartimento di filosofia, è una grande occasione per vivere un’esperienza di diretto contatto con l’opera e il ragionamento dei grandi pensatori che ci hanno preceduto. Non si limita però soltanto ad una gara compilativa o meramente concentrata sulla storia della filosofia: chi desidera, infatti, mettersi alla prova, deve proporre un saggio per sostenere e motivare una tesi personale, partendo da un testo o un aforisma di un teoreta. In questo modo, tutti noi ci troviamo in prima persona ad affrontare ed incarnare le potenzialità e il fascino del ragionamento filosofico, della riflessione e della speculazione. Di conseguenza, consiglio vivamente ai miei compagni di vivere questa esperienza, perché permette di comprendere nel profondo come la filosofia non è stata concepita da menti sovrannaturali senza storia e senza tempo, ma da individui a noi simili, che si sono posti delle grandi domande ed hanno cercato grandi risposte».

Come ti stai preparando per affrontare l’ultima tappa dei Campionati?
«Il traguardo raggiunto è certamente una grande ed inattesa soddisfazione, un onore sincero, ma anche un profondo onere da portare a termine. Di conseguenza, tra i tanti impegni scolastici, sto cercando di riservare del tempo da dedicare alla riflessione e alla preparazione per la gara ventura. In particolare, trovo profondamente utile e stimolante leggere molto, alla ricerca di nuovi spunti e coinvolgenti idee».

 

«Telefonata dall’ufficio di Mattarella mentre ero a scuola in Dad Una contentezza incommensurabile»

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