Prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti, le ragazze e i ragazzi delle terze classi della scuola secondaria di primo grado “Patrizi” dell’Istituto comprensivo “Gigli” di Recanati, accompagnati dai loro docenti, si sono confrontati ieri con l’avvocato Giuseppe Bommarito, presidente dell’Associazione “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”.
L’incontro info-formativo è stato organizzato dal Rotary Club Giacomo Leopardi di Recanati e dalla professoressa Rita Soccio referente dell’Istituto del bullismo e prevenzione.
Il relatore, che ha già effettuato numerosi incontri sia nel corso di eventi pubblici con i cittadini sia presso diverse scuole, ha preliminarmente evidenziato il ruolo che le istituzioni scolastiche possono svolgere nel rendere gli studenti consapevoli degli enormi rischi che si corrono quando si fa uso di sostanze psicotrope.
«L’avvocato Bommarito – scrive la scuola – ha poi rappresentato ad una attenta platea come l’età di assunzione delle sostanze si sia drammaticamente abbassata e come sia facile divenire prima assuntori e poi dipendenti di droghe naturali e chimiche che, in maniera subdola, prima attirano i giovani con il loro potere di seduzione e poi li precipitano in un abisso, spesso senza ritorno, nel quale si perdono tutte le prospettive di una vita serena e felice. In una società che ormai parla sempre meno delle dipendenze, i giovani devono pertanto essere i primi artefici della loro salvezza e questo passa dalla comprensione del fenomeno e dalla conoscenza delle conseguenze: questo il messaggio che Giuseppe Bommarito, ancora una volta, ha voluto lanciare alle ragazze e ai ragazzi, i quali si sono resi autori di diverse domande, a testimonianza dell’interesse che hanno tributato all’iniziativa».
L’avvocato Bommarito
incontra gli studenti
RECANATI - La lotta all'uso di stupefacenti è stata l'oggetto del confronto con le ragazze e i ragazzi delle terze classi della scuola secondaria di primo grado “Patrizi” dell’Istituto comprensivo “Gigli”
Dato che sei stato provato nel dolore più intimo, puoi raccontare ai ragazzi l’inganno della droga. Credo che dirai pure che la politica ha permesso l’espansione della droga. molti anni fa, con “lo spinello libero” e con la modica quantità di droga pesante (eroina) ad uso personale”. Dovevano rendere dipendenti i giovani per bloccare i loro sogni di pulizia politica. Ancora oggi, il male dell’anima ci turba e ci uccide. Ma non è la droga e l’alcol che possono risolvere i nostri problemi esistenziali. Occorre guardare più in alto, laddove ormai neanche più la chiesa cattolica ti può indicare. La via di salvezza c’è. Chiedi di trovarla. Chiedi: e ti sarà dato.