venerdì, Luglio 26, 2024

«Il nostro viaggio a Rondine,
cittadella della pace»

REPORTER JUNIOR - Alessia Reggio, studentessa del 2A liceo scientifico "Filelfo" a raccontare l'esperienza vissuta

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La visita a Rondine

Rondine, la cittadella della pace, è stata la meta di una emozionante visita che ha visto protagonisti alunni e alunne dell’istituto Filelfo di Tolentino. E’ Alessia Reggio, studentessa del 2A liceo scientifico a raccontare l’esperienza vissuta.

di Alessia Reggio

Nel mese di dicembre, alcune classi dell’istituto Filelfo di Tolentino hanno avuto l’occasione di visitare Rondine, la cittadella della pace. Rondine nasce come organizzazione volta alla riduzione dei conflitti armati e alla diffusione di nuove metodologie nel campo della trasformazione creativa delle tensioni nel mondo. Fondata nel 1997 da Franco Vaccari, docente e psicologo originario di Arezzo, questa organizzazione sorge in un borgo toscano risalente al medioevo, proprio nei pressi di Arezzo ed è questa la sede da cui si diramano gli innumerevoli progetti innovativi e inerenti l’educazione alla pace che Rondine propone.
I ragazzi e le ragazze, in compagnia dei docenti, all’arrivo nel borgo, sono stati accolti e trasportati in una realtà del tutto diversa dalla loro quotidianità. Attraverso una caccia al tesoro, gli studenti hanno potuto visitare e scoprire la cittadella insieme ai suoi luoghi più frequentati, attraverso delle domande sulla missione e sull’organizzazione di Rondine.
filelfo_rondine-3-1024x768Durante la visita del borgo, gli alunni e le alunne hanno non solo potuto entrare nelle vite di coloro che hanno scelto questa strada, ma anche confrontarsi con loro. Difatti, i ragazzi e le ragazze hanno potuto osservare con i loro occhi in cosa consista la vita in questo borgo solitario: Rondine ospita studenti da tutto il mondo provenienti da paesi impegnati in conflitti militari, educandoli alla pace e alla convivenza.
Il progetto principale portato avanti dall’organizzazione è quello della World House, ovvero un studentato internazionale che accoglie studenti provenienti da paesi in guerra o da paesi che stanno affrontando una dolorosa ripresa da un conflitto. Questi giovani si ritrovano a vivere insieme nel piccolo borgo di Rondine, condividendo molti degli spazi che nella nostra realtà vengono considerati privati. Luogo molto importante dello studentato è infatti la lavanderia: qui gli studenti apprendono il vero significato di condivisione e convivenza, riportato in un momento di vita comune e di quotidianità. La lavanderia ha dunque una storia molto significativa per gli studenti di Rondine, in quanto i paesi in conflitto, inizialmente, non volevano condividere la stessa lavatrice per lavare i loro vestiti; in seguito, grazie proprio alla missione dell’organizzazione, ovvero la trasformazione, gli studenti hanno imparato ad apprezzare questa coesistenza pacifica fra diverse culture e nazionalità. Un’altra parte fondamentale della cittadella è la sala Leonardo, ovvero la biblioteca della World House dedicata allo studio di gruppo e individuale; questa sala è inoltre destinata allo studio della lingua italiana per gli studenti stranieri, che per i primi cinque mesi del loro soggiorno, si dedicano principalmente a questo.
filelfo_rondine-2-768x1024Un altro progetto molto amato dagli studenti di tutta Italia è quello del quarto anno, che offre la possibilità di frequentare il quarto anno di scuola superiore a Rondine. Questa iniziativa ha come scopo quello di portare all’interno delle scuole delle didattiche più innovative e più aperte; questo programma si sviluppa in tre fasi e durante il corso dell’anno gli studenti possono prendere parte a diversi progetti, come il progetto Ulisse, che permette agli studenti di intraprendere un percorso di interiorità, al fine di conoscere se stessi prima di imparare a convivere con gli altri.
filelfo_rondine-4-1024x408Grazie all’aiuto di un’esperta guida, gli studenti hanno potuto esplorare a fondo questo borgo, apprendendone tutti i segreti e le particolarità. Una delle più intriganti e importanti, è sicuramente il significato del monumento di Rondine: questo è formato da delle pietre e delle rondini che, partendo da un centro comune, intraprendono percorsi diversi, ognuna alla ricerca della propria strada. Il suo significato si trova dunque rappresentato nel monumento stesso: un viaggio, un percorso, la libertà di scegliere il proprio destino non rimanendo vittime delle sorti del proprio paese. Un’altra importante caratteristica di Rondine è la salita delle bandiere, che collega il borgo vero e proprio con il teatro e la scuola, luoghi di riunione e studio. Questo percorso, decorato da decine di bandiere da tutto il mondo, non vuole solo rappresentare degli stati, bensì vuole trasmettere un messaggio di inclusione, mostrando che tutti sono ben accetti, indipendentemente dal loro paese di provenienza. Al culmine della salita delle bandiere, si trova la chiesa, la cui facciata ospita una lapide molto significativa per gli abitanti di Rondine: su di essa, infatti, sono incisi i nomi di tutti coloro che sono morti combattendo per la loro patria, ma soprattutto per la pace. La lapide è ufficialmente riconosciuta come simbolo dell’organizzazione ed è posta sulla chiesa proprio per far sì che nessuno dimentichi mai e quindi evitare che la storia si ripeta.
Dopo la visita della cittadella, gli studenti hanno potuto prendere parte ad attività volte alla conoscenza del prossimo; durante il loro svolgimento i ragazzi hanno potuto scoprire le cinque parole di Rondine: politica, relazioni, persona, festa, comunità. Infatti gli alunni, dopo aver cercato una definizione adatta a queste parole, adattandole allo spirito di Rondine, ne hanno potuto comprendere a fondo i significati: ad esempio la politica, spesso ritenuta divisiva e portatrice di conflitti, a Rondine si fonda sulla condivisione e si impegna ad aiutare ognuno degli abitanti a intraprendere un percorso di crescita personale.
Al termine delle attività, i ragazzi e le ragazze hanno potuto finalmente apprendere il segreto di Rondine, che, come spiegato dagli abitanti, consiste solamente nel cambiamento, nella bellezza della convivenza e nella creazione di relazioni interpersonali profonde e sincere. Ecco perché si dice che il vero segreto di Rondine si trovi in realtà nelle persone che la tengono in vita.

 

Alessandra Pierini
Alessandra Pierini
mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.

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