di Federico De Marco
Lei è una conduttrice televisiva, cantautrice e attrice da 800 milioni di visualizzazioni, 112mila follower su Facebook, 124mila su Instragram e 760mila su Youtube. E pensare che lo zoccolo duro del suo pubblico non usa neppure questi social. È Carolina Benvenga, 32 anni, romana, oggi la star più amata dai bambini e dalle bambine dai tempi di Cristina D’Avena. Per chi ha un bambino è come se facesse parte della famiglia. È il volto più conosciuto della tv dei ragazzi e delle ragazze, conduce “La posta di Yoyo” su Rai Yoyo e i bambini e le bambine, e spessissimo anche i genitori, conoscono tutte le sue canzoni e coreografie (papà inclusi).
Carolina arriverà a Civitanova, al Cineteatro Rossini, giovedì 8 dicembre con un doppio spettacolo del suo nuovo tour intitolato “Un Natale favoloso”, show musicale inedito che racchiude i sui più grandi successi. Si prevede il tutto esaurito. Carolina Benvenga è davvero un fenomeno televisivo per i più piccoli che sono pazzi di lei. «Dopo gli ultimi due anni sentivo forte il bisogno di creare occasioni di incontro con i bimbi fuori dagli schermi» afferma Carolina Benvenga.
Un piccolo imprevisto da codice rosso metterà a rischio la consegna dei regali a tutti i bambini del mondo e Carolina e i suoi compagni d’avventura si attivano per salvare il giorno più bello dell’anno. Insieme a lei, il buffo elfo Pymbor, il re delle marachelle Bèlmir e gli altri strampalati protagonisti della storia, danzano, cantano e coinvolgono i piccoli spettatori in sala in una divertente caccia al tesoro in attesa dell’arrivo di Babbo Natale e della sua fedele renna dal naso rosso, Rudolph, per cercare di salvare il Natale 2022.
I bambini e le bambine sono un pubblico esigente?
«Effettivamente sono molto esigenti, molto più degli adulti. Proprio per questo preferirei un pubblico di adulti, sarebbe tutto più facile (e ride, ndr). Però l’attenzione e le accortezze che hanno i bimbi sono fantastiche e mi accollo più che volentieri la responsabilità di farli divertire e di tenere alta la bandiera del divertimento».
Erano meglio i cartoni di una volta quando si attendeva da un pomeriggio all’altro per vedere una nuova puntata o oggi i canali di cartoni h24?
«In realtà non so cosa sia meglio perché ognuno è figlio del proprio tempo. Ricordo che anche io da piccolina ero in trepidante attesa per l’inizio di ogni nuova puntata. Bisognava avere tanta pazienza poi però ero ripagata. Oggi, come inevitabile, le cose sono cambiate e i bimbi hanno a disposizione tutto immediatamente, non saprei dire se è una cosa sbagliata o meno ma oggi è così. Io ho vissuto una realtà diversissima da quella di mia madre così come i bimbi di oggi la vivono diversa da me. Non saprei vivere in un tempo differente dal mio. Però è vero anche che dobbiamo stare molto attenti perché questa velocità rischia di generare ansia o ira nei giovanissimi, quindi sta agli adulti mettere paletti e limiti. Io guardavo tutti i cartoni di Bim Bum Bam, i miei preferiti erano Rossana, Piccoli problemi di cuore e Mila e Shiro, ma anche tutti gli altri».
Che effetto fa essere riconosciuti per strada dai bambini?
«A dire il vero mi fermano soprattutto i genitori, sono loro di solito a riconoscermi e poi avvisano i figli che realizzano. Le reazioni sono tra le più disparate, la maggior parte dei bambini sono entusiasti, altri sono come impazziti. I più piccoli sono sempre i migliori perché spesso mi chiedono “come hai fatto ad uscire dalla tv?”. Tra i più grandi, invece, qualcuno rimane interdetto, ma la maggior parte chiede baci e abbracci, è capitato anche che qualcuno piangesse per l’emozione».
Nella conduzione de “La posta di Yoyo” preferisce Lallo o Orazio?
«Questa non è una domanda da fare! Io adoro profondamente tutti i miei co-conduttori: Lallo, Orazio e Lorenzo (Branchetti, ndr), non posso fare una classifica. Sono tutti eccezionali».
Lo show “Un Natale favoloso” che significato ha dopo il superamento dell’emergenza Covid e in piena guerra in Ucraina?
«Certamente il mio obbiettivo è portare a teatro i bambini per offrire due ore di svago, così si possono concentrare solo su di me magari non guardare o pensare ai problemi che ci sono fuori. Più che altro sono i genitori che subiscono e patiscono le conseguenze psicologiche ed economiche di alcuni fatti. Il Covid ha interessato molto più da vicino i bambini ma fortunatamente ne stiamo uscendo e tutto diventa molto più gestibile. Di solito i bambini non vedono, non sentono e non capiscono la guerra, e va bene così, non hanno gli strumenti per decodificare queste informazioni. Sono bimbi, cerchiamo di dare loro un’infanzia felice e spensierata, avranno tempo di diventare adulti e per rendersi conto di tutto quello che realmente c’è nel mondo in cui vivono. Non ho notato grandi differenze tra i comportamenti dei bambini prima e dopo il Covid. Sono sempre molto aperti, espansivi ed estroversi. Forse quelli un po’ più grandini, che hanno subito le restrizioni in modo più cosciente, probabilmente oggi pagano un po’ più lo scotto. Però parliamo di bimbi. Loro sanno adattarsi molto più velocemente di noi».
I biglietti dello spettacolo sono in vendita online su Ticketone.
Carolina di Rai Yoyo arriva a Civitanova “per salvare il Natale”