di Alessandra Pierini
Si chiama Viola Morbidoni la nuova sindaca della scuola media Patrizi di Recanati. La sua giunta è formata da Matilde Bara, Nicola Cingolani, Alessandro Magnaterra, Anna Ricciardi e Mattia Serafini.
La sua elezione è avvenuta sabato al termine di un lungo percorso di preparazione che ha visto i candidati, le candidate e le rispettive squadre impegnati nella stesura di un programma di proposte per la scuola, poi nella progettazione di una campagna di comunicazione e per finire con la campagna elettorale vera e propria, iniziata dal momento della pubblicazione delle liste nella bacheca scolastica, con tanto di “comizi” elettorali. Poi naturalmente le operazioni di voto ai seggi e lo scrutinio finale. E in questo caso gli exit poll si sono rivelati errati e l’ultimo seggio scrutinato ha ribaltato inaspettatamente il risultato. Coinvolte tutte le classi terze dell’istituto.
«Il progetto – scrive la scuola – che si pone come scuola di di cittadinanza uno strumento di grande potenzialità, in quanto permette di realizzare un percorso di trasformazione della realtà il cui punto di partenza sono le esigenze delle ragazze/i. Inoltre il progetto costituisce una modalità educativa che permette alle ragazze/i di confrontarsi, di gestire la conflittualità nella ricerca di soluzioni che non soddisfino le esigenze dei singoli, ma quelle di tutta la collettività di cui si è parte, rendendo in tal modo effettiva la pratica della partecipazione attraverso l’espressione delle proprie idee, esigenze e desideri, nell’esercizio consapevole dei propri diritti».
L’elezione della sindaca o del sindaco o della scuola è uno strumento in mano alle ragazze e ai ragazzi per esprimere concretamente la loro partecipazione alla vita della scuola. Il potere decisionale della Sindaca/o è ovviamente circoscritto, ma è reale e viene esercitato in un ambito concreto della vita scolastica, confermando il convincimento che le alunne e gli alunni non sono solo fruitori, ma anche soggetti attivi. Da un lato permette alle alunne/i di progettare, di confrontarsi con la realtà, in suggerire miglioramenti mediante azioni concrete, dall’altro invita i docenti e il dirigente a riconoscere le ragazze/i come soggetti capaci di migliorare la vita scolastica.
«Nella nostra scuola – spiega Rita Soccio, insegnate e assessora alla Scuola – abbiamo voluto mettere in pratica un progetto di educazione civica con l’elezione della “Sindaca/o della Scuola”. Il progetto interdisciplinare ha coinvolto tutte le classi terze, con incontri e spiegazioni di come funziona la vita politica-amministrativa di un Comune. Le conoscenze acquisite sono state poi applicate alla nostra scuola con tanto di presentazione delle liste dei candidati/e, programmi e campagna elettorale con marchio e volantini durata più di un mese. Alla fine tutte le classi hanno fatto l’esperienza di una vera votazione con seggi, elenchi nomi e scrutinio finale alla presenza dei candidati sindaca/o che controllavano le schede. All’inizio lo scrutinio del primo seggio dava in vantaggio un candidato, ma come succede spesso anche nella realtà, i successivi hanno ribaltato il risultato portando alla vittoria una candidata con il 40% dei voti. Il progetto è piaciuto molto alle alunne e agli alunni che hanno messo passione e serietà in tutte le fasi del percorso e questo ci fa ben sperare per il futuro. Anche le colleghe e i colleghi hanno apprezzato l’impegno e la costanza nell’affrontare il progetto. Gli auguri di buon lavoro vanno alla Sindaca con la sua Giunta che però dovranno lavorare sodo per mettere in pratica il programma presentato. I ringraziamenti al dirigente Ermanno Bracalente che si è reso subito disponibile e a tutto il personale scolastico per il prezioso aiuto».