«Cantiano è un piccolo paese della provincia di Pesaro Urbino, adagiato ai piedi del monte Catria» inizia così la testimonianza di Matlde Bussotto di San Ginesio. Suo nonno vive a Cantiano, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione del 15 settembre. La sua testimonianza è stata letta durante la manifestazione Fridays For Future organizzata dalla scuola secondaria di primo grado Ugo Betti di San Ginesio che si è svolta venerdì 23 settembre per le vie della città. E’ stata dedicata alla memoria delle vittime della recente alluvione che ha colpito le Marche e parte dell’Umbria.
«Un paesaggio splendido quello di Cantiano – continua Matilde – in cui il verde delle montagne si perde nel riflesso dei fiumi tranquilli che attraversano il centro storico, costruito intorno a due rocche medioevali. Cantiano è il paese di origine di mio padre dove io amo trascorrere le vacanze. È bello tuffarsi nelle diverse anse del fiume Burano e apprezzare l’accoglienza di chi vi abita. 15 settembre alle 18.30 circa, una telefonata di nonno segna la fine della serenità per Cantiano, nulla sarà più come prima. Una piene violenta e inaspettata travolge il paese. In poco tempo la serenità di quel luogo viene spazzata via da un’ondata di acqua e fango. Le case, le strade, le auto, i ponti, le chiese tutto viene invaso. La pioggia continua a cadere ininterrottamente e le strade sono pericolose, sono diventate il letto del fiume. La gente cerca di salvarsi come può. Improvvisamente la corrente elettrica si interrompe e il forte rumore dell’acqua che sposta e rompe ogni cosa è assordante. Mio nonno che si è messo in salvo spostandosi nel punto più alto del paese ha paura, non ha mai assistito a tanta violenza della natura, solo verso le 3 di notte, con il diminuire della pioggia riesce a ritornare a casa. Prova ad aprire la porta ma non ci riesce. L’acqua è entrata e il pianterreno è completamente allagato. La vicina di casa, la signora Elisa, disabile, per salvarsi è rimasta per ore aggrappata sulle grate della finestra. L’acqua l’ aveva raggiunta e sommersa fino al collo. L’hanno trovata senza forze, infreddolita e disperata. Ogni cantianese ha la sua paura e la sua storia da raccontare. La violenza della natura ha cambiato in poche ore la geografia e la storia di un paese».
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«Giovedì 15 settembre – scrive la scuola- un temporale fortissimo ha colpito i comuni di Barbara, Ostra Vetere, Castelleone di Suasa, Serra Sant’Abbondio, Senigallia, Trecastelli e Cantiano, provocando l’esondazione del fiume Misa e dei suoi affluenti. Convinti che l’evento non sia stato semplice “maltempo”, ma sia annoverabile tra i fenomeni climatici estremi provocati dal surriscaldamento globale, venerdì 23 settembre gli studenti e le studentesse si sono uniti allo sciopero che ha portato in piazza giovani in tutto il mondo per tenere accesa l’attenzione ai problemi legati al clima. Sono partiti dalla scuola e hanno raggiunto piazza Alberico Gentili. Sono state lette testimonianze di sopravvissuti all’alluvione».
Tutti gli studenti e le studentesse hanno presentato un’azione di gruppo: una macchina infernale di superproduzione che genera fumo e nella ripetizione estrema uccide tutto. L’azione si è conclusa in un grande girotondo, che ha coinvolto anche alcuni cittadini che assistevano in piazza, e con la lettura del Cantico di Frate Sole di San Francesco, in una speranza di riconciliazione tra uomo e risorse.
«Questo è il quarto anno – spiega la professoressa Ceresani – che il nostro Istituto aderisce all’iniziativa; in ogni edizione il focus è stato su un aspetto diverso del problema: nel 2019 lo scioglimento dei ghiacciai, nel 2020 il tempo che ci rimane per salvarci, nel 2021 gli incendi. Quest’anno ci è sembrato doveroso incentrare l’evento sul potere vitale e mortale dell’acqua, discutendo insieme le notizie che avevamo appreso e analizzando le cause che hanno portato alla tragedia del 15 settembre. Ci auguriamo che questi scioperi per il clima non servano più, ma per ora siamo operativi»
La partecipazione ad un movimento globale e l’approfondimento di un problema così caldo e attuale fa sentire i ragazzi e le ragazze cittadini del mondo, anche in un piccolo borgo come San Ginesio.
A seguito di questa iniziativa continueranno ad approfondire il tema della sostenibilità nelle discipline scolastiche e le classi uscenti saranno protagoniste di una mattinata di pulizia degli spazi urbani da rifiuti abbandonati.
“Acqua che salva
Acqua che annega
Forse che l’uomo ha le sue colpe?
Acqua che crea
Acqua che distrugge
Che abbiamo fatto di male per meritarci questo?
Acqua che dona
Acqua che toglie
Forse il segreto è la Cura del mondo!”