venerdì, Novembre 1, 2024

Cappuccetto diventa Tiktoker
e vince la “challenge” più importante

MACERATA - Il cortometraggio realizzato dagli alunni e dale alunne della classe quarta (futura quinta) della scuola primaria Dolores Prato dell’Istituto comprensivo Mestica ha vinto il premio "Cesare Scurati 2022"

Cappuccetto-Tiktoker
Cappuccetto Tiktoker

Cosa accade se Cappuccetto Rosso, protagonista della celebre fiaba approda sui social e diventa Tiktoker. Se lo sono chiesti gli alunni e le alunne della classe quarta (futura quinta) della scuola primaria Dolores Prato dell’Istituto comprensivo Mestica di Macerata che con un cortometraggio dedicato al tema hanno vinto il premio “Cesare Scurati 2022”.

«Un vero onore e una grandissima emozione» sono state queste le prime parole pronunciate dal maestro Lorenzo Lattanzi ieri al Museo M9 di Venezia Mestre, mentre riceveva il premio nazionale “Cesare Scurati 2022” dal presidente della giuria Roberto Farnè, docente di Didattica generale all’Università di Bologna, per il progetto di media education realizzato nel corso dell’anno scolastico appena concluso, insieme alla collega Lina Ferranti, con gli alunni e le alunne della classe quarta (futura quinta) della scuola primaria Dolores Prato dell’Istituto comprensivo Mestica di Macerata.

premiazione
Il maestro Lorenzo Lattanzi premiato a Mestre

Il cortometraggio “Cappuccetto Tiktoker”, col suo titolo intrigante e per certi versi eloquente, ha rivisitato e attualizzato la celebre favola di Charles Perrault, con lo scopo di far avere maggiore consapevolezza a bambini, alle bambine e adulti delle insidie e delle opportunità offerte dai dispositivi digitali come pure da piattaforme controverse come appunto Tiktok, social sempre più popolare non solo tra i giovani, ma purtroppo spesso al centro di tristi episodi di cronaca. «I bambini ele bambine  – si legge in una nota dell’istituto – hanno dedicato molte lezioni alla conoscenza delle dinamiche del contesto digitale per costruire una storia che, con il contributo di tutti, in maniera ironica e spiritosa offrisse l’occasione di riflettere su alcuni aspetti che spesso il mondo adulto ignora o sottovaluta. Ad esempio, l’eccessiva semplificazione di situazioni complesse offerta dalle varie narrazioni mediali; la possibilità per i minori di accedere a piattaforme non adatte anche da dispositivi di familiari e amici; la banalizzazione delle challenge, gare online che spesso possono indurre a comportamenti pericolosi solo per apparire divertenti o alla moda (“cool” come dice il lupo nel video); fino ad arrivare all’eccessiva importanza che solitamente viene data alla forma rispetto al contenuto dei video. Proprio per questo motivo nel semplice cortometraggio, realizzato a costo zero con il programma Powerpoint, sono stati scelti dagli stessi bambini e bambine disegni “non perfetti”, ma che riuscivano a rendere meglio l’idea che si voleva trasmettere o che promuovevano la partecipazione di ognuno alla realizzazione dello storyboard».

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La motivazione del premio

Già da tempo la Scuola Primaria di Collevario ha ampliato il proprio curricolo formativo con percorsi di media education rivolti a tutte le classi, dedicando alla formazione dei docenti particolare attenzione, grazie al contributo dei maggiori esperti del settore provenienti da diverse parti d’Italia, come la professoressa Angela Castelli lo scorso anno scolastico e, quest’anno, la dottoressa Sandra Costa. La media education è una disciplina, prevista all’interno del curricolo di educazione civica digitale, che si prefigge di alimentare senso critico e responsabilità rispetto a ciò che viene visto, condiviso e pubblicato sui vari schermi. Si tratta in definitiva di rieducare il proprio sguardo sul mondo dei media e “Nuovi Sguardi con la media education” era appunto il nome del progetto realizzato alla Dolores Prato.
Il lavoro ha anche rappresentato il coronamento della collaborazione della Scuola con la Polizia delle Comunicazioni, con la Questura di Macerata e di un percorso formativo che ha coinvolto alunni, docenti e genitori nell’ambito dell’iniziativa “Non è mai troppo presto” all’interno del progetto Villaggio Digitale della Rete per L’Educazione Digitale (R.E.D).
Il Premio MED Cesare Scurati è stato istituito nel 2005 dal MED Associazione Italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione con l’intento di promuovere la produzione di buone pratiche di media education nei diversi ambiti educativi, dal 2011 intitolato a Cesare Scurati, insigne pedagogista, docente universitario e socio fondatore del MED. È assegnato annualmente da una giuria, composta da docenti universitari ed esperti nominati annualmente dal Consiglio direttivo dell’associazione, con l’incarico di valutare i progetti dei candidati sulla base di quattro criteri principali: significatività dell’esperienza di media education; qualità della descrizione del processo educativo e didattico; qualità del prodotto mediale eventualmente realizzato; completezza della presentazione. Sulla base di questi criteri la giuria formula una classifica e premia il primo classificato esplicitando la motivazione che, nel caso di “Cappuccetto Tiktoker”, si conclude con un auspicio che coincide con l’aspirazione stessa dei piccoli autori, ovvero che il video del cortometraggio possa diventare virale.
Onore, dunque, ai vincitori che hanno anche realizzato i disegni e dato voce ai vari personaggi: Giorgia Aset, Elias Bello, Serse Bollini, Gaia Capaldo, Alberico Cilenti, Giulia Ferranti, Marco Fiorelli, Lavinia Gigli, Emma Lattanzi, Alessandro Luzi, Melissa Marku, Mattia Moretti, Emanuele Pazzaglini, Emanuele Petrolati, Martina Porro, Pietro Ruzzu, Ziyad Saad, Haleema Sediqi, Marco Sperandini e Isabella Vincenzetti.

 

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