di Christian Trevisti
Per il ciclo di eventi La Controra, Elisabetta Dami – creatrice del famoso topo-reporter Geronimo Stilton – ha presentato a Palazzo Buonaccorsi la sua nuova opera, “Così Parlò Lupo Blu”. L’idea di questo romanzo è nata dalla permanenza di Dami in una tribù Cherokee, dove ha avuto modo di ascoltare la favola di Lupo d’Ombra e Lupo di Luce. Per poter raccontare in modo autentico le esperienze di Lupo Blu, protagonista del nuovo romanzo, l’autrice si è avventurata tra i lupi, ben consapevole che “se noi restiamo calmi, gli animali non ci attaccano, perché pensano che noi sappiamo di essere più forti”.
Per rispettare gli animali con cui è entrata in contatto Dami è stata molto attenta a non fare rumore e ha indossato una veste mimetica, evitando così di spaventarli o confonderli. Il grande pubblico non è nuovo alle attenzioni di Elisabetta Dami verso la natura: l’autrice è infatti famosa anche per essere stata consigliere nazionale del Wwf Italia. Ricordando l’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, durante la presentazione di “Così Parlò Lupo Blu” Dami afferma che «noi non siamo i padroni della Terra, ne siamo i custodi». I personaggi delle opere di Elisabetta Dami – il topo-reporter Geronimo Stilton, gli orsetti Billo e Billa e ora la famiglia lupesca di Lupo Blu – sono sempre animali, perché l’autrice sostiene di esserne «ispirata». Secondo Elisabetta Dami gli animali ci danno la «possibilità di immedesimarci nelle loro tante voci». Inoltre, «gli animali sono i nostri più grandi amici perché ci vogliono bene per come siamo, senza secondi fini». Elisabetta Dami conclude la presentazione di Così Parlò Lupo Blu invitando i suoi giovani lettori a fare le cose col cuore, perché «chi fa le cose col cuore arriva sempre al cuore degli altri».