“Alfieri azzurri per l’Unesco” è il riconoscimento che il Club per l’Unesco delle Terre Maceratesi ha assegnato a 21 studenti e studentesse della classe 4°A del Liceo Scientifico “G.Galilei”. Fa riferimento al colore dei Caschi Blu dell’Onu, la forza internazionale a protezione del patrimonio culturale in aree di crisi. Nell’auditorium della biblioteca comunale “Mozzi-Borgetti” è stato assegnato l’attestato a ciascuno dei ragazzi e ragazze, come simbolo della conclusione di un ampio progetto di studio sui principi dell’Unesco e dell’Europa, di educazione civica e di conoscenza del territorio. Il percorso, durato tutto l’anno scolastico, mira alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico.
Nato dalla collaborazione tra il Club per l’Unesco delle Terre Maceratesi e il Liceo Scientifico di Macerata, il progetto è stato ideato e coordinato da Stefania Monteverde, docente di storia e filosofia nonchè vicepresidente del Club Per l’Unesco.
Al centro anche la candidatura a Riserva Unesco MaB (Man & Biosphere) dei Monti Sibillini e delle Terre Maceratesi, voluta dal Club per l’Unesco delle Terre Maceratesi insieme alla Regione Marche, all’Università di Camerino e al Parco dei Monti Sibillini.
In aula i ragazzi e le ragazze si sono dedicati allo studio dividendosi in gruppi, ognuno caratterizzato da un animale totemico: lupo grigio appenninico, aquila reale, martora, volpe rossa, capriolo. Temi di approfondimento sono stati l’Unesco, l’Agenda 2030, la Convenzione di Faro, la Riserva della Biosfera MaB, la Costituzione Italiana con l’articolo 9.
I giovani Alfieri del 4°A hanno presentato il loro progetto a diversi convegni, sfruttandoli per aprirsi agli stimoli delle grandi istituzioni come l’Unesco e l’Unione Europea. Parola chiave: territorio come risorsa. Risaltano i meeting nazionali organizzati dalla Federazione italiana dei Club per l’Unesco sui temi della biodiversità e della sostenibilità, o il convegno a Cingoli organizzato dall’Ipsoa “Varnelli”, intitolato “Dall’Unesco alla Riserva MaB dei Sibillini e delle Terre Appenniniche. Una proposta per una sintesi virtuosa tra uomo e ambiente”.
La didattica del territorio si fonda sull’esperienza, e il 4°A ce lo racconta tramite le sue uscite. La prima a Norcia, dove sono ancora tutte visibili le fratture del terremoto del 2016. Ma anche allo Sferisterio di Macerata, bene culturale di grande valore; e poi di nuovo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini con un trekking ai Piani di Ragnolo. Grazie alla guida esperta del geologo ed ex professore Andrea Antinori, la classe ha potuto ammirare le meraviglie del patrimonio naturalistico, ed imparare a averne rispetto.
Alla fine del percorso i giovani alfieri ne sono usciti più consapevolmente attivi, forse in grado di garantire che il territorio, in futuro, verrà lasciato in mani attente e generose. Anch’io sono una delle Alfiere Azzurre, e posso dire che quest’esperienza mi ha resa capace di comprendere quanto sia prezioso ciò che ci circonda, e di come sia fondamentale mantenerlo il più integro possibile.
Per ripercorrere il progetto attraverso l’account instagram clicca qui.