di Alessandra Pierini (Foto di Fabio Falcioni e Massimo Zanconi)
“Favoloso” è l’aggettivo più adatto per definire lo Sferisterio ieri, nella serata finale della rassegna Macerata Opera Family. Favoloso perché l’opera in scena “La Cenerentola, Grand Hotel dei Sogni” è chiaramente una fiaba senza tempo in cui la bontà e i buoni sentimenti prevalgono sulla arroganza e la violenza e, in quello Sferisterio lì, gremito di bambini e bambine festosi e vocianti, con gli occhi spalancati, che questa morale sia valida anche nella realtà diventa una speranza concreta.
Favoloso perché sentire un coro di più di mille bambini e bambine che, perfettamente a tempo, intervengono nello spettacolo e cantano arie di Gioacchino Rossini (su libretto di Jacopo Ferretti), come se fossero a un concerto del loro cantante preferito fa battere il cuore di emozioni belle, che da qualche tempo è sempre più difficile trovare. Favoloso anche vedere Macerata dopo lo spettacolo presa d’assalto da gruppi di bambini e bambine alla ricerca, come in una sorta di caccia al tesoro, di gelati e pizze rincorsi da affannati genitori e insegnanti. Un primo passo per reimpossessarsi della città tutto l’anno.
Come se tutto questo non bastasse, sul palco uno spettacolo di luci, colori, clowneria (con i tre lolly boys apprezzatissimi dai più piccoli). Curatissimi i dettagli: da Alidoro che “svolazza” a bordo del suo monopattino, agli anfibi di cenerentola e delle sorellastre, passando per i palloncini colorati e lo spicchio di Luna sul muro dello Sferisterio.
Ed è quindi nel modo migliore che lo Sferisterio è tornato alla sospirata “normalità” riempiendosi di pubblico a piena capienza, come succedeva fino al 2019: c’erano infatti più di 2mila spettatori ieri in Arena e 2.185 avevano partecipato alla prima, la sera precedente.
E’ evidente che bambini e bambine non hanno iniziato per miracolo a cantare nel corso degli spettacoli proposti dal Macerata Opera Family che ha proposto appuntamenti pomeridiani per le scuole dell’infanzia Con “Dolce Cenerentola” e persino per la fascia 0-3 anni con “CenerentolaQua CenerentolaLa. «Il percorso formativo di “Sferisterio Education” copre l’intero arco scolastico – evidenziano dal Macerata Opera Festival – con attività specifiche pensate per le diverse età e per i diversi obiettivi di crescita, fornendo anche strumenti di formazione pratici e accessibili per le famiglie, oltre ai percorsi per i docenti per lavorare in classe ed essere promotori delle attività. È realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio in collaborazione con il Comune di Macerata e AsLiCo, istituzione leader in Europa per la formazione del pubblico dei più giovani».
IL CAST – Ieri sera sul podio, a guidare gli interpreti in scena e il grande coro costituito dal pubblico, Enrico Lombardi; la regia di questo spettacolo del format “Opera Domani” di AsLiCo (per spettatori dai 6 ai 14 anni) è di Daniele Menghini, le scene di Davide Signorini, i costumi di Nika Campisi, le luci di Gianni Bertoli, assistenti alla regia Andrea Piazza e Martin Verdross; in buca l’Orchestra 1813. Una nuova coproduzione internazionale di AsLiCo con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen. Protagonisti vocali saranno Pierluigi D’Aloia (Don Ramiro), Alfonso Michele Ciulla (Dandini), Matteo Mollica (Don Magnifico), Deborah Solange Martinez (Clorinda), Julia Helena Bernhart (Tisbe), Marta Pluda (Angelina/Cenerentola), Nicola Ciancio(Alidoro), Elisa Galeotti, Domenico Luca, Duccio Zanone (Lobby Boys).
LA TRAMA – Daniele Menghini ha ideato questa particolare rilettura del capolavoro del marchigiano Gioachino Rossini ambientandolo in un Grand Hotel: il patrigno di Cenerentola ormai sul lastrico ha infatti trasformato in attività il suo palazzo per risollevare le sorti della famiglia. Come in tutte fiabe, la trama mette in evidenza temi e considerazioni educative e umane universali: in scena quindi il rapporto fra culture e classi sociali differenti, il superamento delle apparenze, la valorizzazione delle diversità. Il progetto Opera Domani da decenni ormai ha come obiettivo quello di coinvolgere e appassionare all’opera lirica il pubblico dell’età scolare. La visione dell’opera in teatro (titoli celebri riadattati per le diverse fasce d’età) è preparata attraverso un percorso specifico con incontri di formazione per gli insegnanti e attività di preparazione in classe (ascolto di alcune arie dell’opera, preparazione dei cori, attività di movimento e coreografie anche in LIS, studio della trama e dei personaggi, approfondimento dei contenuti, costruzione oggetti da portare in teatro). Il percorso di formazione per gli insegnati, realizzato durante i mesi scolastici è tra l’altro accreditato presso il MIUR.