Un tuffo nel Rinascimento
tra storia e quotidianità

Un tuffo nel Rinascimento
tra storia e quotidianità

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CAMERINO – I bambini e le bambine della scuola “Salvo D’Acquisto” hanno partecipano alla rievocazione storica della Corsa della Spada e hanno concluso i progetti portati avanti durante l’anno con uno spettacolo

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Un momento dello spettacolo

Gli alunni e le alunne di  Camerino, hanno indossato abiti da nobili e popolani, calandosi in un contesto storico dai toni rinascimentali, in cui terremoto ed epidemie si affacciano modificandone alcuni tratti. Due le occasioni: la prima lo spettacolo finale dell’istituto “Betti” e l’altra la rievocazione storica della Corsa alla Spada. 

Il gioco degli scacchi, la spada e l’arte del danzar cortese dei nobili, si contrappongono alla vita del popolo alle prese con il duro lavoro, le danze popolari e il gioco degli scacchi come svago: quest’ultimo elemento comune ai due ceti sociali offre ai protagonisti la possibilità di confronto e condivisione da cui scaturisce uno scambio di ruoli e dunque un rovesciamento di molte dinamiche. Si sono conclusi così il 21 maggio i progetti “Apprendimento e socialità” e “Facciamo finta che…” della scuola primaria Salvo D’Acquisto di Camerino, con uno spettacolo all’auditorium Benedetto XIII, intitolato “Le mie radici…le mie ali”.

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Il gioco degli scacchi come “fil rouge” che attraversa tutto l’intreccio, viene descritto come “non un semplice passatempo, ma un gioco che tramite il divertimento attrae e unisce le genti coinvolgendo tutti i ceti sociali, sin dall’antichità: signori, popolani, monaci e  cavalieri”.

«Al termine della loro avventura  – spiega la scuola in una nota – i due protagonisti dello spettacolo torneranno alle loro vite: con un’epidemia in atto, forse non potranno vedersi per un po’ ma rincaseranno più ricchi perché ognuno di loro ha trovato nell’altro un amico, senza imbattersi nei pregiudizi. Inoltre è chiaro anche il rimando alla nostra quotidianità.
Oggi come un tempo le nostre montagne sono tornare a tremare e un’epidemia ha cambiato rapidamente il nostro modo di vivere. Perciò siamo chiamati ad affrontare, superare, ricostruire e riavvicinarci. La storia è ciclica, basta conoscerla per poi trovare tutte le risposte».

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La rievocazione si sposta a teatro

Uno spazio importante è stato dedicato al doveroso ricordo del compianto preside Maurizio Cavallaro, «aveva  – precisa la scuola – radici così forti nella sua terra e ali grandi per poter volare ovunque lo conducesse il cuore. Questo è ciò che il dirigente Francesco Rosati e gli insegnanti si augurano entri nel bagaglio delle competenze personali di ciascun bambino e bambina: radici che concorrono allo sviluppo di abilità solide che nella vita possono diventare vere e proprie “ali per volare”».

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Gli abiti e gli attori

Domenica 22 maggio le classi che hanno aderito al Pon “ Apprendimento e socialità” hanno partecipato a “ La Corsa alla Spada e Palio” con due esibizioni di danze storiche popolari, portando freschezza e spontaneità alla rievocazione cittadina. Confermando l’importanza delle radici storiche da ripristinare dopo un lungo periodo di sospensione dovuto sia al terremoto che all’emergenza pandemica. 

 



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