Due Consigli comunali che tornano ad incontrarsi e confrontarsi, finalmente in presenza, sui problemi della città.
E’ accaduto ieri a San Severino dove l’assise settempedana ha ricevuto i componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”.
Il baby sindaco, Alessandro Bordo, e i giovani consiglieri, accompagnati da una cinquanta di alunni e alunne delle classi di Primaria e Secondaria, dal dirigente scolastico, Sandro Luciani, dalla collaboratrice del dirigente, Martina Prosperi, e dalla coordinatrice dei progetti “Cittadinanza e Inclusione”, Alessandra Aronne; si sono accomodati nell’ex aula udienze del Giudice di Pace, a palazzo Governatori, trasformata in sala consiliare a causa dell’inagibilità del palazzo Comunale, attualmente chiuso per i restauri post terremoto.
«Questi anni segnati dalla pandemia – è intervenuto in aula il sindaco dei Ragazzi, Alessandro Bordo – non sono stati facili per noi e per i nostri docenti. Abbiamo dovuto trovare soluzioni per poter collaborare a distanza. Solo grazie a Meet abbiamo potuto incontrare il sindaco e l’assessore alla Cultura e presentarci. Abbiamo poi seguito altri progetti come “RicicliAMO Ragazzi” e partecipato alla inaugurazione dei cestini della differenziata posti nel giardino della nostra scuola. Ci siamo impegnati a partecipare alle celebrazioni delle feste nazionali come il 4 novembre e il 25 aprile».
Dai giovanissimi e giovanissime è arrivata una grande apertura verso gli amministratori più grandi:«Confermiamo la nostra piena disponibilità a proporre e a partecipare alle attività di crescita sociale, culturale, solidale della nostra città. Proprio per quest’ultimo aspetto stiamo curando una iniziativa di fine anno in accordo con l’Unicef, prevista per fine maggio, che vedrà il necessario il coinvolgimento del Comune».
Sono poi seguite alcune domande rivolte dai giovani assessori e consiglieri ai componenti il Consiglio comunale e la Giunta cittadina. Tra queste, rappresentate dagli alunni e alunne della Secondaria, quelle di una maggiore manutenzione del plesso Tacchi Venturi, di spazi e ripari esterni dove poter sostare in caso di maltempo, di una rete Internet migliore, di cestini per le pile esauste e di pulizia e bonifica da parassiti del giardino esterno alla scuola.
Dagli alunni e alunne della Primaria, invece, l’attenzione è stata dedicata ad alcune problematiche osservate vivendo la città: la carenza di cestini in alcune vie, la presenza di buche in alcune strade, una maggiore richiesta di cura del campetto da calcio del Villaggio Campagnano.
Gli studenti e le studentesse della classe 4^ D della scuola Primaria hanno chiesto migliorie per il loro plesso: la sistemazione di una parte della recinzione, modifiche ai condizionatori dell’aria, tende esterne per le classi esposte a sud e il montaggio di supporti per la carta igienica nei bagni.
Dai ragazzi e dalle ragazze anche la richiesta di installazione di cestini per i rifiuti nel giardino scolastico del plesso D’Alessandro e quella di sistemazione del giardino comunale di via Caccialupi.
«La pandemia – è stata la voce degli alunni del Comprensivo – ci ha insegnato che dai momenti difficili possono nascere nuove soluzioni da praticare anche nel ritorno alla normalità. Una di queste, per noi alunni della Primaria “L. D’Alessandro” è stata la consumazione del pasto nella propria aula. Chiediamo che questa nuova modalità rimanga anche perché, diversamente, si toglierebbe al plesso un’aula utile ad una classe numerosa. Per il plesso Tacchi Venturi vorremmo chiedere più attenzione alla mensa e chiedere la manutenzione delle finestre delle aule delle classi quinte che si aprono da sole risultando pericolose».
Da tutti gli alunni e le alunne dei vari plessi, quelli della Tacchi Venturi, di via D’Alessandro e della frazione di Cesolo, è arrivata infine la richiesta di avere in giardino tavoli e sedie per poter effettuare attività didattica anche all’aperto.
Ai ragazzi e alle ragazze l’Amministrazione comunale ha donato l’ultima pubblicazione dello storico locale Raul Paciaroni.