domenica, Novembre 17, 2024

Sogno e utopia,
il progetto teatrale
su Don Chisciotte

MACERATA - L'iniziativa coinvolge tutti gli indirizzi del liceo artistico. La scrittura del copione nasce dall'incontro di tre voci della letteratura europea: Miguel De Cervantes Saavedra, Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini

 

Lucia Indelicati, Fabiana Vivani, Roserita Calisti
Lucia Indellicati, Fabiana Vivani, Roserita Calisti

Anche quest’anno il liceo artistico di Macerata sta lavorando su un altro progetto teatrale incentrato sulla figura di Don Chisciotte: le tematiche sono il sogno e l’utopia. La scrittura del copione nasce dall’incontro di tre voci della letteratura europea: Miguel De Cervantes Saavedra, Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini, uniti appunto dal sogno e dall’ utopia di un mondo nuovo. Il progetto coinvolge tutti gli indirizzi dell’istituto: la scenografia è realizzata da Architettura e ambiente, Audiovisivo e multimediale, Arti figurative e metalli, mentre i costumi sono creati dalla sezione di moda, l’ideazione e la regia è dell’insegnante di pedagogia teatrale Fabiana Vivani, il coordinamento affidato alle referenti e docenti Lucia Indellicati e Roserita Calistri. «L’hidalgo Don Chisciotte, per fuggire le bassezze della normalità, accompagnerà lo spettatore in un viaggio tra comico e poetico, fatto di imprese al limite del possibile, virtù cavalleresche idealizzate e dialoghi filosofici sull’antitesi follia/normalità – illustra la regista Vivani -. Le città invisibili di Calvino si apriranno al pubblico come molteplici luoghi da esplorare in un caleidoscopio di luci e proiezione di immagini. Concludo sottolineando che sarà celebrato anche Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale, a mio avviso, del secondo Novecento italiano. Gli studenti hanno intrapreso dall’ottobre scorso un volo errante coraggioso e significativo, nonostante il periodo buio e terribile che l’umanità intera sta attraversando. Ora più che mai, abbiamo bisogno di Don Chisciotte».

«Organizzare un progetto teatrale non è semplice – afferma la professoressa Indellicati -. Tuttavia, stiamo affrontando questa nuova avventura incoraggiati dall’entusiasmo dei nostri meravigliosi studenti e da una scuola, come la nostra, che con i suoi laboratori ci permette realizzare sia i costumi, sia la scenografia. I ragazzi, con l’aiuto degli insegnanti, possono esprimere la loro creatività e diventano i protagonisti non solo sul palcoscenico ma anche nei laboratori».

«Questo tempo, così difficile e sempre più drammatico, richiede alla scuola, luogo di relazioni umane vere e formazione, un impegno importante e serio che porti il ragazzo a riflettere e a perseguire i propri sogni e ideali anche se in mezzo a dure lotte – conclude la professoressa Calistri -. Il teatro, da sempre, è il luogo perfetto per l’espressione del sé e in questo particolare laboratorio i giovani allievi possono manifestare nella più totale libertà ciò che sentono e provano. La drammaturgia, inoltre, includendo testi di straordinari scrittori e poeti, risulta essere molto attuale ed incisiva».

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