venerdì, Novembre 15, 2024

Il colonnello Candido
“insegnante” all’Iis “Matteo Ricci”

MACERATA - Il comandante dei carabinieri, coadiuvato dal tenente Massimiliano D’Antonio, comandante della Sezione operativa, ha affrontato temi quali lo spaccio di stupefacenti e il bullismo

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Il colonnello Candido

Oltre 60 studenti e studentesse dell’IIS “Matteo Ricci” hanno partecipato questa mattina all’incontro con i carabinieri del comando provinciale di Macerata. L’obiettivo, sulla base delle indicazioni del Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, date in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è quello di contribuire a sviluppare nei giovani la coscienza sociale basata sul rispetto delle regole e delle leggi e, in particolare delle problematiche connesse all’uso di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’incontro nell’aula magna della IIS “Matteo Ricci”, alla presenza dei professori referenti dei progetti dell’istituto e di oltre 60 giovani frequentatori, molto interessati, di alcune seconde classi, è intervenuto nella qualità di relatore il comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, colonnello Nicola Candido, coadiuvato dal tenente Massimiliano D’Antonio, comandante della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Macerata. Dopo aver illustrato i principi generali della legalità e di corresponsabilità, è stato affrontato l’argomento della droga, delle dipendenze e dei risvolti sociali connessi. Il colonnello Candido ha spiegato ai ragazzi e alle ragazze anche l’importanza della consapevolezza delle conseguenze relative alle violazioni alla normativa sugli stupefacenti, che prevede sanzioni sia sul piano amministrativo, nel caso di uso personale (programma terapeutico e socio-riabilitativo, divieto di condurre veicoli ecc) e, laddove le violazioni siano più importanti, su quello penale. A conclusione, è stato fatto cenno alle problematiche relative al bullismo ed alle responsabilità che derivano dall’uso inconsapevole dei social networks.

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Non si è trattato quindi di lezioni cattedratiche, bensì di un incontro finalizzato a suscitare nei ragazzi e nelle ragazze la coscienza che le azioni compiute in gioventù, considerate di importanza minore o valutate come semplici bravate, potrebbero avere nel futuro risvolti più seri o pregiudicare ambizioni future per l’affermazione professionale di quelli che ora sono giovani studenti e studentesse.

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