di Francesca Marsili
Nel diario delle vacanze della piccola cantante belfortese Anita Bartolomei, vincitrice dell’ultima edizione dello “Zecchino d’ Oro”, i ricordi segnano questa estate come la più bella della sua vita. Salire sul palco e cantare assieme a Simone Cristicchi, che l’ha voluta con se in cinque tappe del suo tour “Abbi cura di te”, non capita tutti i giorni e ora che è tornata sui banchi di scuola porta nel cuore un’esperienza preziosa che le ha regalato un profondo legame con il cantautore e un’amicizia speciale nata tra un soundcheck e una merenda con una sua coetanea, Martina, figlia del violoncellista del gruppo. «Ci vorrebbero quattro giorni per raccontare quei momenti magici – ricorda Anita rientrata nella sua “normalità” di bambina – è stato bellissimo, sul palco avevo i tamburi nello stomaco».
Un’esperienza vissuta con la semplicità che appartiene alla sua età, non troppo sul serio, con la giusta leggerezza, anche grazie a quel modo sensibilmente unico che Simone Cristicchi ha di rivolgersi ai bambini trattandoli da adulti. «Con Simone avevano un rito prima di salire sul palco – racconta Anita ricordando quei giorni in tournée – lui mi diceva “dammi un bacetto, vale centomila”» e così il coraggio arrivava. Acquasparta, Pesaro, Aronne, Assisi e Jesi, cinque date in cui Anita ha condiviso il palco con Simone Cristicchi cantando due brani da lui scritti: “Lo chiederemo agli alberi” e “Custodi del mondo” con il quale ha vinto, grazie alla sua interpretazione, il 63esimo concorso canoro dedicato ai più piccoli.
Nell’ultima data prima di tornare sui banchi di scuola, Jesi, l’unica al chiuso, al Teatro Pergolesi, il cantautore romano le ha fatto una sorpresa prima di salutarla : ha chiesto ai tecnici di accendere le luci sulla platea cosicché Anita potesse vedere tutto il pubblico applaudirla. «E’ rimasta a bocca aperta per alcuni istanti – racconta la mamma Marina Migliorelli che assieme al papà Massimiliano e al fratellino maggiore l’hanno seguita tappa dopo tappa – era buffissima». Un’esperienza formativa e indimenticabile quella vissuta dalla baby cantante nella sua partecipazione straordinaria al tour. Giorni intensi vissuti a contatto con il cantautore con il quale la piccola ha stretto un legame che – concerto dopo concerto- è divenuto sempre più complice. I tre musicisti si sono affezionati a lei come degli zii con una nipotina.
Sul palco la musica, le gambe tremolanti, le emozioni e poi applausi del pubblico. Dietro le quinte, e nelle cene veloci prima del concerto tante risate. «Simone mi diceva sempre di raccontargli le barzellette e di fargli gli indovinelli – dice Anita – era curioso, giocava con me. Mi sono divertita tantissimo». E soprattutto tante nuove amicizie, quelle che a una bambina di otto anni viene cosi naturale stringere. Come quella bellissima nata con Martina, figlia del violoncellista del gruppo.
«Ad Acquasparta ci siamo scritte le cartoline e le abbiamo imbucate ma cosa ci siamo scritte non si può dire, è un segreto – ci racconta Anita timidamente – ci sentiamo ancora». Nel momento dei saluti, sebbene con qualche lacrima, Anita ha mostrato di essere una vera custode del mondo coltivando il bene più prezioso: l’amicizia, e lo ha fatto nel modo in cui le nuove generazioni stanno dimostrando di attenzioni particolari, l’ambiente. A Simone e Martina i suoi nuovi amici ha regalato una matita che quando avrà terminato il suo ciclo potrà essere piantata come seme generando una piantina di menta e dal sapore unico dell’amicizia. E poi un regalo per tutti, anche per i musicisti consegnato nell’ultima cena prima di un arrivederci. Alla sua nuova amichetta Martina una cornice con una foto che ritrae un momento vissuto tutti insieme, a Simone un album fotografico con gli scatti della tournée. Un’estate memorabile e impegnativa per Anita, ma ora è tempo di riprendere la sua routine di bambina, nella classe terza elementare di Belforte del Chienti, coltivando la sua grande passione: il canto assieme alla sua insegnante Tiziana Muzi che in questa esperienza appena conclusa l’ha accompagnata costantemente come un braccio a cui aggrapparsi in tutte e cinque le tappe del tour.
«In questo periodo ho visto Anita molto cresciuta, merito di Simone che piano piano le ha fatto acquisire sicurezza sul palco “lasciandola sola” gradualmente in questo ambiente nuovo e difficile – sottolinea l’insegnante di canto di Anita Tiziana Muzi – è stata una crescita continua terminata nel momento giusto, hanno ottenuto il massimo che potevano diventando una coppia di classe». L’insegnante tiene a sottolineare la grande professionalità dell’artista che ha offerto alla piccola questa possibilità formativa e divertente probabilmente perchè in Anita ha trovato una sensibilità non comune e ha visto in lei una potenzialità «non tutti gli artisti lo fanno» aggiunge. «Quando ho preparato Anita per lo Zecchino, per farle comprendere bene il significato di questa poesia in musica, ci siamo arrampicate sugli alberi e rotolate nell’erba – conclude Tiziana Muzi – ed è stato proprio grazie alla sua interpretazione se ha vinto, è una grande soddisfazione». Ora è tempo di nuovi obiettivi, oltre il canto Anita inizierà a suonare il pianoforte e chissà cos’altro riserverà il futuro alla nostra custode del mondo.
Che dire meravigliosa esperienza grandi entrambi mi piacerebbe incontrarvi Simone ed Anita