lunedì, Novembre 18, 2024

La terra cruda si trasforma
e diventa oggetto di design:
creazioni degli studenti a Milano

MACERATA - Vetrina internazionale al Salone del Mobile per un lavoro didattico dell’architetta Samuela Giustozzi che con i ragazzi e le ragazze della scuola San Giuseppe ha dato vita al progetto in Terra Migaki

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L’esposizione a Milano

Qual è il vero significato di edificare? Lo hanno scoperto i bambini, le bambine e i ragazzi e le ragazze della scuola San Giuseppe di Macerata grazie a un progetto animato dall’architetta Samuela Giustozzi che fa parte del gruppo Terra Migaki, professionisti uniti dal desiderio di crescita e scambio internazionale sui temi della bioedilizia e in particolare sullo sviluppo del design in terra cruda coordinato dall’Architetto Sergio Sabbadini. Samuela Giustozzi, all’interno del programma di formazione basato su learning by doing ha dato vita a un progetto didattico di altissimo profilo innovativo per approfondire una specialissima materia: la terra.
L’idea nasce all’interno dell’attività di ricerca sulla terra cruda come elemento di bioedilizia, un materiale che ha radici nella notte dei tempi, coordinata dal Professor Mauro Bertagnin del Politecnico di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Udine, esperto di fama internazionale di ecologia dell’abitare e terra cruda, rappresentante Unesco e Craterre. L’idea dell’edificare è quella di approfondire la materia, di conoscerla, toccarla, usarla per edificare, ma anche per ri-costruire un filo d’identità che lega la contemporaneità alla remotissima pratica costruttiva della case di terra. Il lavoro degli alunni maceratesi è così approdato al Fuorisalone del Mobile di Milano (dal 4 al 19 settembre 2021) dove tutta l’attività del gruppo Terra Migaki viene esposta.

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Samuela Giustozzi

In particolare Samuela Giustozzi con gli studenti e le studentesse della scuola San Giuseppe ha intrapreso, tra le prime in Italia, un percorso formativo di tipo ludico. «Il gioco come attività cognitiva creativa e ri-creativa  – si legge in una nota – consente l’acquisizione progressiva di conoscenze e la realizzazione concreta di giochi in terra cruda, in cui l’utilizzo di materiali naturali e l’approccio all’economia circolare anche nel riuso di componenti di recupero (tra cui scarti di tessuti, legno ecc.) diventano una prassi acquisita all’interno degli atelier che sono stati portati avanti sia in presenza che in dad. Divertirsi e capire concretamente come si passa dall’ideazione alla realizzazione di un’invenzione ha portato gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado a creare veri e propri oggetti di design interiorizzandone l’approccio e sono stati basilari per quella dinamica emotiva ed empatica che sostanzia una formazione efficace e di qualità. Proprio è a questo gioco che hanno partecipato i ragazzi maceratesi fino ad arrivare ad esporre i lavori e i risultati della loro attività si trovano ora nella splendida location del Museo Francesco Messina di Milano (ex Chiesa di San Sisto al Carrobbio via S. Siato 4/a), visitabili durante il Fuori Salone.

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