sabato, Luglio 27, 2024

Un anno di scuola a intermittenza:
«Le nostre emozioni
raccontate alla telecamera»

L'ESITO del lavoro della Scuola secondaria di secondo grado “Canale” di Morrovalle e l’associazione culturale “Magma” verrà trasmesso in diretta sulla piattaforma Meet stasera dalle 21.15 alle 22.15

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I ragazzi della scuola “Canale” di Morrovalle

Anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, si rinnova la collaborazione tra la Scuola secondaria di secondo grado “Canale” di Morrovalle e l’associazione culturale “Magma”. Oltre ai classici corsi di propedeutica teatrale e di lettura espressiva svolti con successo in orario pomeridiano per le classi prime e seconde, per le classi terze, invece, si è deciso di avviare una nuova sperimentazione: il progetto “Cinemando”. La dirigente scolastica Arianna Simonetti e la responsabile del progetto, la professoressa Elena Bisacci, hanno deciso di coinvolgere i ragazzi in un esperimento di cinema a scuola e, insieme agli esperti esterni (Elena Fioretti, Gian Paolo Valentini e Francesca Rossi Brunori, con l’aiuto del videomaker Corrado Foffi), hanno ideato un progetto innovativo da poter svolgere anche a distanza nelle lezioni in cui la scuola è stata chiusa per problemi dovuti alla pandemia in corso. Il laboratorio si è svolto invitando i ragazzi e le ragazze a riflettere sul tema del futuro e a raccontare in maniera spontanea e vera, davanti ad una telecamera, le loro emozioni.

«Il nostro lavoro si presenta come un piccolo tentativo di portare su schermo il viaggio emotivo intimo e creativo che hanno attraversato i ragazzi durante un anno di intermittenza scolastica – dichiara Elena Fioretti -. Abbiamo lavorato con modalità diverse attraversando insieme a loro tutti i limiti che questa pandemia ha portato. Con grande coraggio e tenacia i ragazzi hanno portato un momento dello stare chiusi in casa, forzato. I video che hanno mandato con il loro telefono sono frutto di incontri che abbiamo fatto a distanza, in assenza e in presenza. La tematica affrontata è quella del futuro esplorato da vari punti di vista scelti da loro. Tutto il gruppo di lavoro, i ragazzi e noi, si è trovato spesso a risolvere imprevisti dell’ultimo momento e, a partire da lì, rimettere in moto creatività ed elaborati diversi».

WhatsApp-Image-2021-07-16-at-15.01.15-225x300«Con alcuni di loro è stato possibile riprendere una sorta di backstage con altri invece, ed è forse il momento più intimo che possiamo riconoscere e cioè intimo perché racconta la difficoltà di lavorare un po’ esiliati dalla scuola, il backstage viene raccontato dalla lezione in dad – racconta Francesca Rossi Brunori -. I racconti che loro hanno filmato, da soli, nelle loro case, sono la parte più importante del lavoro e anche la più coinvolgente. Abbiamo creduto di lasciarli così come sono arrivati perché quello che raccontano, oltre alle parole, è la scelta di fare e dare nonostante tutto. E questo tutto che a loro è venuto a mancare è così grande diventa difficile da rendere bello o magari, cinematograficamente parlando, di impatto emotivo. Il vero, di questi video, sono proprio i video stessi. Il prendere in mano un telefono cellulare e fare una ripresa di se stessi, un un momento in cui, forse l’ultima cosa che avrebbero, e non solo loro, avuto voglia di fare, era proprio quella – spiega Francesca Rossi Brunori -. L’ultima cosa che abbiamo voluto inserire sono delle riprese fatte in classe da alcuni ragazzi che si sono improvvisati registi e hanno provato a creare delle storie e dei tentativi di narrazione. Il materiale è volutamente vario e frammentato per raccontare il percorso effettuato e la trasformazione dei ragazzi nel corso delle lezioni che non hanno avuto una base puramente tecnica ma anche e soprattutto teatrale ed emotiva».

L’esito del lavoro verrà trasmesso in diretta sulla piattaforma Meet stasera dalle 21.15 alle 22.15. Il gruppo di lavoro si augura di poter tornare presto ad esercitare totalmente dal vivo la pratica teatrale, che è una disciplina fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle giovani generazioni.

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